Caccia abusiva: sequestrati mezzi illegali nella Bat
Sequestrati due richiami abusivi vietati, scatta la denuncia. Il fenomeno continua a interessare la sesta provincia
mercoledì 22 settembre 2010
Le attività di controllo operate dalle guardie volontarie appartenenti al Nucleo di Vigilanza Ittico-faunistico, ambientale ed ecologico di Barletta che nello scorso fine settimana hanno interessato il territorio della Provincia BAT hanno portato al rinvenimento di due richiami elettromagnetici vietati (funzionanti ed incustoditi) che riproducevano il verso della quaglia completi di lettore cassetta – timer - batteria – diffusore del suono – cavetti / morsetti e vari accessori atti all'occultamento del materiale.
Quasi tutti i timer erano impostati per far funzionare i richiami da una fascia oraria tra le ore 23.00 e le ore 05.00 per attirare la selvaggina sul posto e facilitarne l'abbattimento lontani da occhi indiscreti.
Un fenomeno in costante aumento, tenuto sott'occhio dal Nucleo di vigilanza Ittico-Faunistico che da qualche tempo ha incrementato i servizi di controllo finalizzati alla repressione del bracconaggio, coordinando interventi notturni tenuto conto che è in atto il passaggio migratorio di numerose specie di avifauna a causa delle particolari condizioni climatiche.
«Per tale violazione -precisa il Vice Capo Nucleo Porcelluzzi- è prevista la sospensione della licenza di caccia da uno a tre anni e un ammenda fino a 1500 euro, con relativa confisca di tutti i mezzi illegali utilizzati e notizia di reato alla Procura della Repubblica. Pertanto, pare evidente che questo triste fenomeno continua a ripetersi nonostante i divieti e i continui controlli operati sul tutto il territorio, anche nella Provincia Bat. »
Immediatamente è scattata la denuncia contro ignoti per il reato di esercizio venatorio con l'ausilio di mezzi non consenti dalla legge.
Quasi tutti i timer erano impostati per far funzionare i richiami da una fascia oraria tra le ore 23.00 e le ore 05.00 per attirare la selvaggina sul posto e facilitarne l'abbattimento lontani da occhi indiscreti.
Un fenomeno in costante aumento, tenuto sott'occhio dal Nucleo di vigilanza Ittico-Faunistico che da qualche tempo ha incrementato i servizi di controllo finalizzati alla repressione del bracconaggio, coordinando interventi notturni tenuto conto che è in atto il passaggio migratorio di numerose specie di avifauna a causa delle particolari condizioni climatiche.
«Per tale violazione -precisa il Vice Capo Nucleo Porcelluzzi- è prevista la sospensione della licenza di caccia da uno a tre anni e un ammenda fino a 1500 euro, con relativa confisca di tutti i mezzi illegali utilizzati e notizia di reato alla Procura della Repubblica. Pertanto, pare evidente che questo triste fenomeno continua a ripetersi nonostante i divieti e i continui controlli operati sul tutto il territorio, anche nella Provincia Bat. »
Immediatamente è scattata la denuncia contro ignoti per il reato di esercizio venatorio con l'ausilio di mezzi non consenti dalla legge.