C’eravamo tanto amati…

Crisi politica nella Bat con la frattura tra Pdl e Puglia prima di tutto. All’orizzonte solo tattiche di affondamento o anche prove tecniche di “stampellaggio” politico?

giovedì 28 giugno 2012
A cura di Edoardo Centonze
Prima l'uscita dall'aula e il rinvio del voto definitivo, poi nell'ultima seduta di consiglio provinciale del 19 Giugno, nuovamente l'uscita dall'aula e la non partecipazione al voto definitivo. Ad uscire per due volte consecutive è stato il gruppo consiliare della Puglia prima di tutto. Ad essere approvato, con una non maggioranza (14 voti favorevoli su 31), il consuntivo del bilancio 2011 della Bat. Accuse di mancato ascolto delle proprie richieste, espresso dal secondo partito di maggioranza (dal suo gruppo consiliare, dal commissario provinciale Francesco Spina, sindaco di Bisceglie, e dall'ormai ex assessore Camero) nei confronti del Pdl e di Ventola, per «rendere più efficiente l'azione amministrativa che ha visto il congelamento per l'anno 2011 di circa 4,5 milioni di risorse pubbliche non utilizzate a vantaggio della comunità provinciale» e per «porre particolare attenzione sulla legittimità degli atti di bilancio consuntivo alla stregua del parere dei revisori contabili», «disagio a proseguire un percorso di condivisione dell'azione politico-amministrativa condotta dal Presidente della Provincia Francesco Ventola», a cui si aggiunge la presentazione delle dimissioni del loro unico assessore, Pompeo Camero, con delega al Lavoro e Istruzione. Piccata è stata la replica di Ventola: «Dal momento che è mia abitudine agire alla luce del sole posso affermare senza alcun problema che di fatto si apre ufficialmente una crisi politica nella nostra maggioranza. (…) Il problema de La Puglia Prima di Tutto non è il Rendiconto di Gestione dell'esercizio 2011, ma qualcosa di squisitamente politico di cui ad oggi non siamo a conoscenza. (..) non accetto lezioni di etica e di morale dagli amici della Puglia Prima di Tutto».

Una crisi che si è ben delineata negli ultimi mesi, condizionata dall'esito delle ultime elezioni amministrative. La sconfitta politica indiretta di Ventola (presidente della provincia) a Canosa, e la vittoria di Riserbato (presidente del consiglio provinciale) a Trani, oltre ad essere una staffetta delle doppie poltrone è stato un passaggio politico certamente importante. All'interno della maggioranza provinciale di centrodestra è salito il peso politico de La Puglia prima di tutto, ed è sceso quello del Pdl e di Ventola. Preso atto di questo, l'auspicio ragionevole che si è fatto largo, è stato quello di vedere manifestarsi l'intenzione di Riserbato di scegliere opportunamente di rinunciare alla presidenza del consiglio provinciale e dedicarsi pienamente alla sua nuova carica di sindaco di Trani, azione auspicata dalla sua stessa Puglia prima di tutto, che ha evidenziato «con sommo dispiacere il venir meno dell'impegno ad eliminare il doppio incarico del dott. Luigi Riserbato». Su Riserbato il giudizio politico del secondo partito di maggioranza è diretto: «La crescita e il progresso delle comunità non possono prescindere, in questo momento di grave crisi, da atti di coerenza morale, di coraggio e di spirito di servizio». Manovre e scontri politici che vedono coinvolti esponenti politici di comuni della Bat come Andria, Bisceglie, Canosa e Trani. Qualcuno potrà chiedersi: dov'è finita Barletta e i suoi esponenti politici in provincia?

A dare, si fa per dire, visibilità alla nostra città, ci hanno pensato i due consiglieri provinciali de La Buona Politica, quindi dell'opposizione alla maggioranza di Ventola, Michele Dicorato e Giuseppe Dipaola. Cosa hanno fatto? Sono rimasti in aula al momento di questo decisivo voto, hanno votato contro, ma hanno garantito il numero legale che ha permesso l'approvazione del Rendiconto di Gestione, salvando Ventola da una caduta irreversibile. Solo una domanda. Perché? Perché la scelta politica di rimanere in aula a salvare una maggioranza, messa in crisi dagli esponenti dello stesso centrodestra? Dobbiamo prepararci contemporaneamente ad assistere oltre che a tattiche di affondamento politico, anche a prove tecniche di "stampellaggio" politico? A che gioco stanno giocando i consiglieri de La Buona Politica, distinguendosi dagli altri gruppi d'opposizione? Sono alla ricerca di qualche posto al sole, nell'amministrazione della Bat? Dopo questo passo, è arrivata l'ora di svelare le proprie strategie politiche. Tanti sussulti politici in un ente dal futuro esistenziale quanto mai incerto, come la provincia Bat. "Abbandonare la nave!!!": potrà essere questo l'ultimo sussulto di dignità della politica provinciale? Lo scopriremo. Intanto, possiamo sempre sperare che la luce in fondo al tunnel, riesca finalmente ad essere imposta da Roma.