Burocrazia zero per Barletta e Andria, un'occasione da non perdere
Interviene il consigliere regionale Filippo Caracciolo. Importante strumento di semplificazione amministrativa
venerdì 10 febbraio 2012
«La Regione sollecita in Puglia l'istituzione delle Zone a burocrazia zero, così come previsto dalla legge del 12 novembre 2011 (n.183)». Interviene con una nota il consigliere regionale Filippo Caracciolo, promuovendo la lodevole iniziativa riferibile anche ala nostra città. «Una norma che dà alle imprese la possibilità di godere in via sperimentale di una notevole semplificazione amministrativa fino a tutto il 2013, con un particolare vantaggio per le zone franche urbane individuate dalla delibera Cipe n. 14 del 2009 dove il Comune di Andria è destinatario di 4,9 milioni di euro, ma anche per tutti quei comuni capoluoghi di provincia, per esempio Barletta, che pur non essendo destinatari di finanziamenti dovrebbero comunque essere interessati alla semplificazione amministrativa per agevolare la creazione di imprese sul territorio».
«Dunque un'occasione da non perdere, per le città di Andria e Barletta, considerando che si tratta di una sperimentazione con un termine fissato per il 31 dicembre del 2013. Per realizzare le zone a burocrazia zero, non solo nelle zone franche, ma in tutti i comuni interessati tra cui Barletta, occorre l'istituzione dell'Ufficio locale di governo in ciascun capoluogo di provincia che viene disposto con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri su richiesta della Regione, d'intesa con gli enti interessati e su proposta del Ministro dell'Interno. La costituzione di Zone a burocrazia zero (Zbz) porterà alle imprese, in primis alle Pmi, una sforbiciata evidente seppur temporanea alla burocrazia. Per l'avvio di nuove attività, infatti, è previsto che tutte le procedure amministrative, a eccezione di quelle di natura tributaria, dovranno essere istruite e concluse entro 30 giorni. Ruolo chiave sarà assegnato al Prefetto, su cui verranno concentrati i diversi livelli di governo, senza "nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato"».
«Si consideri, infine, che l'istituto delle "zone a burocrazia zero" ha un senso, in quanto strumento di semplificazione amministrativa, nella misura in cui riesce a predisporre una struttura che funga da interfaccia unica per il soggetto privato che voglia intraprendere una nuova attività economica, sul modello dello sportello unico per le attività produttive. Il territorio della Sesta Provincia, grazie alle città di Barletta e Andria, deve essere protagonista nella scommessa per tagliare la burocrazia al fine di favorire lo sviluppo di imprese sul territorio locale e provinciale».
«Dunque un'occasione da non perdere, per le città di Andria e Barletta, considerando che si tratta di una sperimentazione con un termine fissato per il 31 dicembre del 2013. Per realizzare le zone a burocrazia zero, non solo nelle zone franche, ma in tutti i comuni interessati tra cui Barletta, occorre l'istituzione dell'Ufficio locale di governo in ciascun capoluogo di provincia che viene disposto con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri su richiesta della Regione, d'intesa con gli enti interessati e su proposta del Ministro dell'Interno. La costituzione di Zone a burocrazia zero (Zbz) porterà alle imprese, in primis alle Pmi, una sforbiciata evidente seppur temporanea alla burocrazia. Per l'avvio di nuove attività, infatti, è previsto che tutte le procedure amministrative, a eccezione di quelle di natura tributaria, dovranno essere istruite e concluse entro 30 giorni. Ruolo chiave sarà assegnato al Prefetto, su cui verranno concentrati i diversi livelli di governo, senza "nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato"».
«Si consideri, infine, che l'istituto delle "zone a burocrazia zero" ha un senso, in quanto strumento di semplificazione amministrativa, nella misura in cui riesce a predisporre una struttura che funga da interfaccia unica per il soggetto privato che voglia intraprendere una nuova attività economica, sul modello dello sportello unico per le attività produttive. Il territorio della Sesta Provincia, grazie alle città di Barletta e Andria, deve essere protagonista nella scommessa per tagliare la burocrazia al fine di favorire lo sviluppo di imprese sul territorio locale e provinciale».