«Buon Natale, amico mio: non avere paura»

Una nota del Movimento diocesano dei Cursillos di Cristianità

sabato 26 dicembre 2015 0.21
"La notte di Betlemme che azzera il tempo e dilata lo spazio comincia con chi, nella città della storia, ha sempre vissuto in periferia. Comincia con il privilegio della "grande luce" che abbaglia lo sguardo assonnato e poi stupito di chi la luce della prima fila la intravede sempre dal fondo… I pastori sono stati i primi (…) a ricevere l'annuncio della nascita di Gesù. Sono stati i primi perché erano tra gli ultimi, gli emarginati. E sono stati i primi perché vegliavano nella notte, facendo la guardia al loro gregge. E' legge del pellegrino vegliare, e loro vegliavano. Con loro ci fermiamo davanti al Bambino, ci fermiamo in silenzio. Con loro ringraziamo il Signore di averci donato Gesù... Poi, il bagliore che ha reso giorno la notte si attenua e le stelle tornano a ricamare il cielo. Il popolo in cammino che ha visto la grande luce torna al bivacco e ai suoi belati. Però, quel Bimbo ha cambiato tutto, gli occhi lo hanno visto e adesso fanno mille domande al cuore: Come accogliamo la tenerezza di Dio? Mi lascio raggiungere da Lui, mi lascio abbracciare, oppure gli impedisco di avvicinarsi? (...) Tuttavia, la cosa più importante non è cercarlo, bensì lasciare che sia Lui a cercarmi, a trovarmi e ad accarezzarmi con amorevolezza. Questa è la domanda che il Bambino ci pone con la sua sola presenza: permetto a Dio di volermi bene?" (Papa Francesco).

«Con queste suggestive parole il Movimento diocesano dei Cursillos di Cristianità augura a tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non credenti un buon Natale di luce e di pace e un sereno Anno Nuovo vissuto secondo un spirito di solidarietà e comunione fraterna, superando ogni atteggiamento d'indifferenza o di paura per conquistare una pace e una serenità universale, che permetta una convivenza umana armoniosa e rispettosa che garantisca un'unità nella diversità». Lo scrivono Antonella Loffredo, Coordinatrice diocesana, e Don Emanuele Tupputi, Anim. Spir. Diocesano del MCC.

«Infine, il Movimento diocesano dei Cursillos di Cristianità, nell'anno straordinario del Giubileo della Misericordia, indetto da Papa Francesco, coglie questa circostanza degli auguri natalizi per proporre ai vicini e lontani dalla Chiesa, un esperienza residenziale di fede e di crescita umana e spirituale che si svolgerà dal 14 al 17 gennaio 2016 a Bisceglie presso la Casa di Ospitalità "San Vicenzo de' Paoli". Questa iniziativa vuole essere un modo per formare cristiani che annuncino la lieta novella nei vari luoghi in cui vivono, ed altresì offrire ai lontani dalla Chiesa un modo originale per accostarsi a un Dio che non è indifferente verso coloro che la pensano diversamente, ma gli ama di un amore senza limiti e li chiama ad essere operatori di pace e di fraternità. Inoltre l'iniziativa si pone, anche, nel solco dell'invito fatto da Papa Francesco, nel messaggio per la giornata mondiale della pace che si celebrerà il prossimo 1 gennaio 2016, in cui sollecita ogni uomo, donna, famiglia, popolo e nazione del mondo a costruire con fiducia e speranza il futuro e la casa comune aprendosi al trascendente per essere capaci di superare atteggiamenti d'indifferenza, che assumono diversi volti nel mondo di oggi e provocano chiusura e disimpegno finendo per contribuire all'assenza di pace con Dio, con il prossimo e con il creato.

Non dimentichiamoci che negando questa apertura "l'uomo cade facile preda del relativismo e gli riesce poi difficile agire secondo giustizia e impegnarsi per la pace. L'oblio e la negazione di Dio, che inducono l'uomo a non riconoscere più alcuna norma al di sopra di sé e a prendere come norma soltanto sé stesso, hanno prodotto crudeltà e violenza senza misura. Dunque vinciamo la superficialità con un impegno concreto, personale e comunitario per superare con determinazione, coraggio e audacia quell'indifferenza che può anche giungere a giustificare alcune politiche economiche deplorevoli, foriere di ingiustizie, divisioni e violenze, in vista del conseguimento del proprio benessere o di quello della nazione. Non di rado, infatti, i progetti economici e politici degli uomini hanno come fine la conquista o il mantenimento del potere e delle ricchezze, anche a costo di calpestare i diritti e le esigenze fondamentali degli altri".

In conclusione, per ulteriori informazioni, su come partecipare a questo corso di cristianità (si accettano iscrizioni sino al 7 gennaio) e per comprendere meglio di cosa si tratta si rimanda al sito dell'arcidiocesi».




Antonella Loffredo, Coordinatrice diocesana
Don Emanuele Tupputi, Anim. Spir. Diocesano del MCC