Buio e abbandono in via Einaudi, il sottovia sembra un miraggio
Il cantiere ha trasformato la zona in un quartiere fantasma
sabato 14 novembre 2015
Da quando in via Einaudi sono cominciati i lavori per la realizzazione del sottovia, l'intera zona sembra essersi trasformata in un set cinematografico degno di un film horror. Il buio e la desolazione caratterizzano il luogo già dal tardo pomeriggio. Ma il vero problema sorge la sera, quando la maggior parte dei residenti è ormai rientrata a casa dal proprio impiego e la Parrocchia San Nicola spegne le ultime luci. I pochissimi lampioni presenti nella suddetta area non sono sufficienti ad illuminare la strada e il vicino sterrato. Per questa ragione, pare di trovarsi in un piccolo quartiere di una città fantasma.
Un'altra causa di tale desolazione è da rintracciarsi nella chiusura al traffico dell'intera zona. I lavori in atto tarderanno a concludersi, pertanto, fa presente una residente: «Se mesi fa il passaggio delle auto creava un certo movimento, ora più nessuno percorre la via bloccata». Gli adolescenti, in particolar modo le ragazze, hanno legittimamente timore di rientrare a casa sole. Persino chi, a tarda sera, lascia la propria abitazione per condurre il cane a fare i suoi bisogni, ha timore di "fare brutti incontri".
La preoccupazione del cittadino di imbattersi in un malvivente è certamente lecita soprattutto in seguito agli ultimi avvenimenti. Una nostra lettrice ci comunica della presenza di due auto abbandonate poste sullo sterrato. In una di esse, vivrebbe addirittura un uomo, il quale, come se l'auto fosse un normalissimo domicilio, vi si rifugia per dormire. L'uomo, a quanto pare, ritornerebbe "a casa" sempre ubriaco. L'episodio che tuttavia ha allarmato i residenti della zona si è verificato nella notte tra il 3 e il 4 novembre. I finestrini di quattro auto parcheggiate sono stati, infatti, danneggiati per poter derubare i proprietari delle autoradio. Fortunatamente il resto degli oggetti e dei documenti presenti nell'auto non sono stati toccati.
Il cittadino non dovrebbe aver paura di passeggiare e parcheggiare la propria auto nel suo quartiere. I residenti chiedono dunque alle autorità di intervenire, facendo in modo che i lavori siano terminati quanto prima e promettendo maggiori controlli in tutta la zona fino al perdurare del cantiere. Un cittadino al sicuro è un cittadino più felice.
Un'altra causa di tale desolazione è da rintracciarsi nella chiusura al traffico dell'intera zona. I lavori in atto tarderanno a concludersi, pertanto, fa presente una residente: «Se mesi fa il passaggio delle auto creava un certo movimento, ora più nessuno percorre la via bloccata». Gli adolescenti, in particolar modo le ragazze, hanno legittimamente timore di rientrare a casa sole. Persino chi, a tarda sera, lascia la propria abitazione per condurre il cane a fare i suoi bisogni, ha timore di "fare brutti incontri".
La preoccupazione del cittadino di imbattersi in un malvivente è certamente lecita soprattutto in seguito agli ultimi avvenimenti. Una nostra lettrice ci comunica della presenza di due auto abbandonate poste sullo sterrato. In una di esse, vivrebbe addirittura un uomo, il quale, come se l'auto fosse un normalissimo domicilio, vi si rifugia per dormire. L'uomo, a quanto pare, ritornerebbe "a casa" sempre ubriaco. L'episodio che tuttavia ha allarmato i residenti della zona si è verificato nella notte tra il 3 e il 4 novembre. I finestrini di quattro auto parcheggiate sono stati, infatti, danneggiati per poter derubare i proprietari delle autoradio. Fortunatamente il resto degli oggetti e dei documenti presenti nell'auto non sono stati toccati.
Il cittadino non dovrebbe aver paura di passeggiare e parcheggiare la propria auto nel suo quartiere. I residenti chiedono dunque alle autorità di intervenire, facendo in modo che i lavori siano terminati quanto prima e promettendo maggiori controlli in tutta la zona fino al perdurare del cantiere. Un cittadino al sicuro è un cittadino più felice.