Braccio di ferro tra Cascella e i partiti, richiesta di rimpasto messa nero su bianco

L’eufemismo politichese è: “rimodulare” la Giunta

mercoledì 19 febbraio 2014 11.30
A cura di Edoardo Centonze
La richiesta scritta del rimpasto, dopo essere circolata tra i partiti per quasi una settimana, è stata ora ufficialmente messa nero su bianco. Avevamo infatti già anticipato, che poteva essere questa la settimana decisiva per il rimpasto alla barlettana. "Rimodulare" la Giunta è l'eufemismo politichese utilizzato dai partiti di maggioranza. Almeno da quelli che hanno firmato il documento, consegnato ieri sera al sindaco Cascella, nel corso del tavolo politico di coalizione.

Tra i mittenti di questa richiesta scritta, manca infatti la firma di Sinistra Unita, che già mancava ad inizio settimana, e che non si sarebbe associata al documento, su spinta della componente interna di Sel, rappresentata in Consiglio comunale dal consigliere Lasala. Manca poi la firma di Centro Democratico, il partito più piccolo della coalizione (un consigliere eletto) per il quale il timore sarebbe quello di perdere la rappresentanza in Giunta, che oggi ha con l'assessora all'Ambiente Pisicchio.

Cascella a questa richiesta ha risposto nuovamente picche, dicendosi pronto a protocollare al più presto il documento e a divulgarlo di conseguenza alla stampa. Lo farà? Staremo a vedere. Nel documento in questione, come detto, si chiede di "rimodulare" la Giunta, a seguito delle dimissioni degli assessori Villani e Chieppa, e si lamenterebbe il mancato raggiungimento da parte dell'amministrazione di obiettivi prefissati, e il fatto che la composizione della Giunta non sia di alto profilo.

Messi in discussione dalle forze politiche sarebbero di fatto quasi tutti gli assessori, con l'eccezione dell'assessore alle Attività Produttive Divicenzo (Pd) e di quello alle Politiche Urbane Dipalo (Buona Politica). Le richieste numeriche sono arcinote: il Pd vorrebbe uno o due assessori in più, rispetto all'unico attuale; Sinistra Unita vorrebbe un'assessore in più, rispetto all'unico attuale; lista civica Cascella Sindaco vorrebbe una chiara rappresentanza, non riconoscendola nell'assessore alle Risorse Umane Rizzi, che viene considerato più uomo del sindaco, che non espressione della lista; Scelta Civica chiede il nuovo assessore, dopo aver ottenuto le dimissioni dell'assessore al Bilancio Chieppa. D'altra parte, sappiamo che la Giunta è formata dal vicesindaco, con delega alle Politiche Sociali, Rizzi Francabandiera, vicina al sindaco, ed espressione per Sinistra Unita della componente Sel, e dall'assessora all'Ambiente Pisicchio (Centro Democratico), entrambe espressioni di liste che non hanno firmato il documento; ci sono poi due esponenti di Giunta, di scelta del sindaco, come l'assessora alla Cultura Caroppo e quella all'Urbanistica Pelle, divenute due dopo le dimissioni del prof. Villani, che è stato il primo ad essere indicato da Cascella ed il primo ad andarsene.

Il braccio di ferro tra partiti e sindaco dunque continua e si inasprisce. Sullo sfondo, il rischio della paralisi politica. A situazioni di questo tipo purtroppo la città è abituata da molti anni, ed evidentemente chi credeva di essersi messo alle spalle queste brutte pagine rischia ora di doversi amaramente ricredere. Il sincretismo tra sogni e incubi, illusioni e certezze politiche, è un nodo difficile da sciogliere. Le azioni (se sono veramente politiche e di buon senso) possono e devono fare la differenza. L'immobilismo uccide.