Borges e Calvino a confronto: Giuseppe Lagrasta presenta il suo nuovo libro

L’opera è giunta in Argentina dove ha ricevuto gli apprezzamenti della nipote di Borges

martedì 12 novembre 2024
A cura di Valentina Paolillo
È stato presentato domenica nella sede dell'ARCI Cafiero di Barletta il libro "J.L.Borges Italo Calvino. Dialoghi immaginari" del professor Giuseppe Lagrasta (recentemente insignito del 3° premio letterario Città di Castello). L'incontro letterario è stato moderato da Carol Serafino e ha visto la partecipazione artistica, in una lettura appassionata di alcune pagine del libro, le attrici teatrali Michela Diviccaro e Mariella Parlato.

Un libro, come lo scrittore stesso ha spiegato al pubblico, che nasce dalla sua lunga esperienza di docente e pedagogista che vuole riscoprire il dialogo come nuovo strumento per fare didattica.

Borges e Calvino a confronto: Giuseppe Lagrasta presenta il suo nuovo libro
Borges e Calvino a confronto: Giuseppe Lagrasta presenta il suo nuovo libro
Borges e Calvino a confronto: Giuseppe Lagrasta presenta il suo nuovo libro
Borges e Calvino a confronto: Giuseppe Lagrasta presenta il suo nuovo libro

Una prospettiva che si pone in contrasto con la realtà di oggi in cui prevale la comunicazione attraverso le immagini prive di parole; l'intento dell'autore e dottore di ricerca in Pedagogia è quello di superare questa barriera e di riprendere la comunicazione vivace, quella viva tra persone, proprio come fanno Borges e Calvino.

L'opera ha già fatto parlare di sé: il libro è giunto, infatti, in Argentina dove ha ricevuto l'accorato consenso e benestare della presidente della Fondazione Borges Mariana Kodama.

Come bisogna approcciarsi alla lettura di questo libro? Quale "vestito" dobbiamo indossare?
«È importante indossare il vestito della curiosità perché è attraverso la curiosità che possiamo scoprire la bellezza del dialogo umano. Anche se il dialogo si svolge tra due scrittori, tra due intellettuali, il dialogo è sempre comunicazione umana, è sempre scoperta dell'altro. È scoperta del tu, scoperta delle altrui biografie e noi abbiamo bisogno di confrontarci per arricchirci delle biografie altrui».

Qual è il messaggio che vuole trasmettere ai giovani lettori? Cosa possono imparare da Borges e Calvino?
«Possono imparare la bellezza dell'amicizia, il rispetto e la bellezza profonda che il dialogo può offrire alla comunicazione umana. Abbiamo un po' smarrito le valenze emotive, la fratellanza dialogica è stata smarrita; quindi, noi possiamo ritrovare le nostre speranze umane attraverso gli esiti dialogici come punto di partenza per rifare l'uomo, per rifare l'umano».

Infine, come nasce l'idea di questo libro? Perché è importante il dialogo nel contesto scolastico odierno?
«Il dialogo narrativo nasce dalla mia esperienza di Pedagogista perché io credo nella sua valenza educativa e formativa; quindi, il dialogo non solo cerca il tu ma fa uscire il noi, ricostruisce relazioni, costruisce ponti, costruisce amicizia. Il dialogo va riscoperto come strumento didattico con la sua potenza educativa e metodologica».