Bonus edilizia, il nodo delle cessioni di credito: l’UPSA Confartigianato scrive alle istituzioni
«Il rischio è che si blocchino cessioni del credito già accordate con gravi ripercussioni finanziarie per le imprese»
domenica 6 febbraio 2022
L'UPSA Confartigianato scrive al Presidente della Regione Emiliano e ai Prefetti Bellomo, Valiante e Bellantoni per esprimere la grande preoccupazione di tutto il comparto delle costruzioni, dell'impiantistica e dell'indotto a seguito della situazione verificatasi dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge "Sostegni ter" che, all'articolo 28, ha introdotto una forte restrizione al sistema delle cessioni del credito nelle operazioni legate alle agevolazioni di riqualificazione energetica ed edilizia degli immobili.
Il settore che si trova ad affrontare le già gravi ripercussioni connesse all'aumento dei prezzi delle materie prime e al difficile approvvigionamento delle stesse, è ora ulteriormente colpito e disorientato dall'ennesima norma che cambia, in corsa, le regole del gioco.
"Se non viene stralciato l'art. 28 – dichiara il Presidente di Confartigianato Francesco Sgherza – il rischio è che si blocchino cessioni del credito già accordate con gravi ripercussioni finanziarie per le imprese, ma anche per i privati che contavano di eseguire lavori sulle loro abitazioni confidando nelle cessioni del credito anche con sconto in fattura".
La situazione risulta infatti particolarmente pesante - precisa il presidente provinciale di categoria Michele Cirrottola - per quelle imprese che hanno garantito ai cittadini di poter fruire delle agevolazioni, attraverso lo sconto in fattura o l'acquisizione del credito direttamente dal consumatore, e che ora si trovano con la difficoltà, se non l'impossibilità, di cedere a loro volta il credito, con negative ripercussioni sui flussi di cassa, sulla programmazione dell'attività aziendale e sulla tenuta occupazionale.
"Siamo convinti che, quale rappresentante a livello locale del Governo, vorrà farsi carico di trasmettere agli organi centrali il forte disagio delle imprese che rappresentiamo affinché, una volta per tutte, venga stabilizzato in modo chiaro il quadro normativo di riferimento, nell'interesse dei cittadini e degli operatori economici." così il Presidente Sgherza nella lettera indirizzata ai Prefetti.
Sgherza chiede anche l'intervento del Presidente Emiliano: "Anche dalle istituzioni locali, attraverso lo strumento della Conferenza Stato Regioni, possono arrivare le giuste sollecitazioni al Governo nazionale: lo sviluppo e la sostenibilità oltre a rappresentare un interesse nazionale, crediamo rappresentino l'interesse di ogni comunità locale, nel modo che noi abbiamo di intenderla, fondata sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale."
Il settore che si trova ad affrontare le già gravi ripercussioni connesse all'aumento dei prezzi delle materie prime e al difficile approvvigionamento delle stesse, è ora ulteriormente colpito e disorientato dall'ennesima norma che cambia, in corsa, le regole del gioco.
"Se non viene stralciato l'art. 28 – dichiara il Presidente di Confartigianato Francesco Sgherza – il rischio è che si blocchino cessioni del credito già accordate con gravi ripercussioni finanziarie per le imprese, ma anche per i privati che contavano di eseguire lavori sulle loro abitazioni confidando nelle cessioni del credito anche con sconto in fattura".
La situazione risulta infatti particolarmente pesante - precisa il presidente provinciale di categoria Michele Cirrottola - per quelle imprese che hanno garantito ai cittadini di poter fruire delle agevolazioni, attraverso lo sconto in fattura o l'acquisizione del credito direttamente dal consumatore, e che ora si trovano con la difficoltà, se non l'impossibilità, di cedere a loro volta il credito, con negative ripercussioni sui flussi di cassa, sulla programmazione dell'attività aziendale e sulla tenuta occupazionale.
"Siamo convinti che, quale rappresentante a livello locale del Governo, vorrà farsi carico di trasmettere agli organi centrali il forte disagio delle imprese che rappresentiamo affinché, una volta per tutte, venga stabilizzato in modo chiaro il quadro normativo di riferimento, nell'interesse dei cittadini e degli operatori economici." così il Presidente Sgherza nella lettera indirizzata ai Prefetti.
Sgherza chiede anche l'intervento del Presidente Emiliano: "Anche dalle istituzioni locali, attraverso lo strumento della Conferenza Stato Regioni, possono arrivare le giuste sollecitazioni al Governo nazionale: lo sviluppo e la sostenibilità oltre a rappresentare un interesse nazionale, crediamo rappresentino l'interesse di ogni comunità locale, nel modo che noi abbiamo di intenderla, fondata sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale."