Black 747: La moda passa tra i banchi del "Garrone" di Barletta

Un nuovo brand urban-chic pensato dai giovani per i giovani

sabato 2 aprile 2016 11.45
A cura di Rossella Vitrani
Ci vuole determinazione e questa sicuramente non manca alla 3A dell'indirizzo commerciale dell'IISS Nicola Garrone di Barletta, che ha creato il nuovo brand Black 747. Lampante esempio di una scuola che funziona, che si mette in gioco e si impegna in un progetto di alternanza scuola-lavoro che impegna i suoi allievi due tre volte a settimana durante le ore scolastiche. Un progetto ambizioso e davvero lodevole: dall'idea del professor Castiglione, docente di economia aziendale, gli studenti hanno dato vita ad un nuovo brand occupandosi della personalizzazione di capi d'abbigliamento. Li abbiamo incontrati proprio tra i banchi di scuola e con grande entusiasmo hanno condiviso con noi di BarlettaViva la loro sfida perché non è facile credere e investire lavoro e tempo in un progetto, quando si è così giovani. Qui però l'organizzazione la fa da padrone, ognuno ha un proprio compito ma è evidente la sinergia che c'è nel gruppo, dall'aspetto più tecnico a quello più creativo. È l' Italia dei giovani che sognano, che vogliono osare, che sperano e che continuano ad investire, quella che vogliamo raccontare; quella che spesso è taciuta o relegata in disparte a seguito delle tante che non vanno nel nostro paese e nella nostra città. E proprio per questo ve la vogliamo raccontare.

Chi siete?
«Siamo un gruppo di ragazzi a cui piace vestire alla moda e soprattutto realizzare e personalizzare jeans e t-shirt. Siamo giovanissimi ma con tanta voglia di fare. Vendiamo su di un sito online creato da alcuni di noi, realizziamo su richiesta e personalizziamo alcuni jeans e t-shirt da ragazzo, ma a breve realizzeremo qualche capo femminile. Per il momento non abbiamo fatto spedizioni fuori da Barletta ma nulla vieta che crescendo, si possa fare»

Black 747, il Garrone è di "moda"
Come è nata l'idea?
«L'idea è nata dal nostro professore di economia aziendale. Ci ha motivati a credere che nonostante la giovane età e i tempi di certo non facili, si possa ancora credere in un prodotto, in un'idea, in un sogno. Abbiamo investito cinque euro a testa comprando una piccola azione del nostro brand emergente. Siamo ancora all'inizio, servirebbero maggiori finanziamenti e il progetto terminerà a maggio. Vogliamo credere che con un po' di fortuna l'esperienza possa proseguire al di fuori dell'ambito scolastico »

A chi vi ispirate e a chi vendereste?
«Abbiamo iniziato realizzando sei modelli, partendo da alcuni jeans e t-shirt che abbiamo personalizzato con colori a tempera. Tutto è fatto manualmente. Ci ispiriamo a quello che vediamo intorno a noi. Lo street-wear è di gran tendenza tra i giovani. Siamo perciò giovani che pensano ai giovani. Un nostro jeans o una nostra t-shirt potrebbe esser indossata a scuola, in strada, ovunque si voglia esser comodi non tralasciando un pizzico di stile. A volte osiamo con qualche colore ma partiamo sempre da una buon jeans o una maglia di un buon cotone»

Progetti per il futuro?
«Sì, a breve mostreremo il lavoro fatto sin ora agli altri studenti della nostra scuola. Un modo per confrontarci e chissà che non ne possa nascere un'idea che ci aiuti a crescere, specie dagli studenti dell'indirizzo pubblicitario. E poi qualche capo per le ragazze, data la forte componente femminile della classe»