Benvenuti a “Casa De Nittis”
«Il museo come casa per far rivivere il mondo dell'artista»
sabato 3 dicembre 2016
12.35
È stata inaugurata ieri "Casa De Nittis", il nuovo allestimento museale curato all'interno del Palazzo della Marra, che non sarà più solo un museo. Alla presenza di un esponente d'eccezione della cultura e della letteratura, Dacia Maraini, del sindaco Pasquale Cascella, dell'assessore regionale Loredana Capone, del presidente del Consiglio regionale della Puglia Mario Loizzo, della curatrice Christine Farese Sperken e di Giusy Caroppo - collaboratrice del progetto - è stato mostrato alla folla gremita il lavoro svolto per la riapertura di un museo con delle novità assolute e dotato delle più alte tecnologie. Sarà possibile infatti compiere una sorta di viaggio sensoriale nel mondo dell'artista grazie all'ausilio di nuovi dispositivi multimediali indossabili, gli occhiali che consentono la visualizzazione della realtà aumentata, realizzati da un'azienda leader del settore. È la prima volta che tecnologie di questo tipo vengono utilizzate all'interno di una pinacoteca, possiamo perciò esserne orgogliosi.
Nell'area contigua all'interno del palazzo stesso, immersa nei quadri del "pittore pastellista di classe", un'aula didattica, le cui attività sono state avviate nella giornata di ieri dal sottosegretario di Stato all'Istruzione, on. Angela D'Onghia e saranno attive da questa mattina a fruizione delle scuole e dei ragazzi. «È sempre una giornata di festa quando si arriva a riaprire un museo con un bel catalogo» ha esordito Christine Farese Sperken, curatrice dell'allestimento finemente pensato alla valorizzazione del pittore barlettano, che si presenta con un nuova immagine, certamente più organica alla collezione.
A proseguire, l'assessore regionale Angela Capone che ha sottolineato la valenza di "Casa De Nittis" «non una casa museo ma l'apertura di un contenitore alla società, un dono per essa. Una casa per giunta attuale dotata delle più alte tecnologie, un museo come casa per far rivivere ai turisti l'esperienza di viaggio nel mondo dell'artista e farli sentire a casa. Questo può essere fatto partendo dall'idea che con la cultura può e deve essere generata produzione, non solo nei mesi estivi ma tutto l'anno».
In conclusione durante l'intervento di Giusy Caroppo sono state annunciate ulteriori tappe di valorizzazione del palazzo e dei beni cittadini e come ha spiegato il sottosegretario di Stato all'Istruzione Angela D'Onghia: «è necessario controllare che la qualità sia altissima ed essere capaci di pensare che tutto ciò che è bello non invecchia mai ma ha solo bisogno di essere valorizzato e amato. Questo di Barletta è un ottimo esempio e credo che De Nittis sarebbe fiero di tutto questo, di Barletta e dei suoi concittadini».
Nell'area contigua all'interno del palazzo stesso, immersa nei quadri del "pittore pastellista di classe", un'aula didattica, le cui attività sono state avviate nella giornata di ieri dal sottosegretario di Stato all'Istruzione, on. Angela D'Onghia e saranno attive da questa mattina a fruizione delle scuole e dei ragazzi. «È sempre una giornata di festa quando si arriva a riaprire un museo con un bel catalogo» ha esordito Christine Farese Sperken, curatrice dell'allestimento finemente pensato alla valorizzazione del pittore barlettano, che si presenta con un nuova immagine, certamente più organica alla collezione.
A proseguire, l'assessore regionale Angela Capone che ha sottolineato la valenza di "Casa De Nittis" «non una casa museo ma l'apertura di un contenitore alla società, un dono per essa. Una casa per giunta attuale dotata delle più alte tecnologie, un museo come casa per far rivivere ai turisti l'esperienza di viaggio nel mondo dell'artista e farli sentire a casa. Questo può essere fatto partendo dall'idea che con la cultura può e deve essere generata produzione, non solo nei mesi estivi ma tutto l'anno».
In conclusione durante l'intervento di Giusy Caroppo sono state annunciate ulteriori tappe di valorizzazione del palazzo e dei beni cittadini e come ha spiegato il sottosegretario di Stato all'Istruzione Angela D'Onghia: «è necessario controllare che la qualità sia altissima ed essere capaci di pensare che tutto ciò che è bello non invecchia mai ma ha solo bisogno di essere valorizzato e amato. Questo di Barletta è un ottimo esempio e credo che De Nittis sarebbe fiero di tutto questo, di Barletta e dei suoi concittadini».