Barriere architettoniche e indifferenza: disagi per i disabili a Barletta
Due segnalazioni di episodi spiacevoli in città, tra ostacoli e strisce pedonali inesistenti
giovedì 26 ottobre 2023
Barletta è una città a misura di diversamente abili? La domanda sorge spontanea dopo due segnalazioni sul tema pervenute alla redazione di BarlettaViva nel giro di un paio di giorni.
«Noi disabili, agli occhi di qualcuno, siamo invisibili, si fa finta di nulla – inizia così lo sfogo di Michele – dopo il mio articolo sulla difficoltà che noi disabili abbiamo a camminare in città in piena autonomia, non pretendevo che si creassero i presupposti per marciapiedi percorribili, dotati di discese e rampe, ma avrei gradito almeno una lettera di scuse ai disabili in difficoltà».
Se è così che si cerca di rendere Barletta vivibile davvero per tutti, non si è ancora sulla strada giusta secondo il lettore, protagonista di un ennesimo episodio di disagio che gli è stato arrecato.
«Volevo semplicemente andare a prendere un caffè da solo, ma non è stato possibile – racconta - senza mia moglie, che mi ha preso letteralmente in braccio, adesso sarei ancora all'esterno del bar ad aspettare».
Analogo il caso di un'altra segnalazione, giunta a BarlettaViva dopo la mancata soddisfazione di una richiesta inoltrata lo scorso 4 ottobre agli uffici comunali e alla Bar.S.A.
«Abbiamo chiesto il rifacimento delle strisce per l'attraversamento pedonale – sottolinea Giuseppe - come sancito dal Codice della Strada».
L'intervento riguarda le seguenti strade:
«Ad oggi, oltre a non aver ricevuto riscontro, non mi è stato neanche comunicato il numero di protocollo di tale richiesta da entrambi gli enti – conclude – spero si intervenga al fine di tutelare la sicurezza dei pedoni che attraversano tali vie».
Al danno si aggiunge la beffa, e in questo caso l'inciviltà che caratterizza purtroppo alcuni nostri concittadini: un'automobile in sosta proprio davanti alla rampa ha bloccato l'attraversamento, come documentato dal lettore. Tra barriere fisiche e barriere mentali di indifferenza e ignoranza, la strada da fare è ancora in salita.
«Noi disabili, agli occhi di qualcuno, siamo invisibili, si fa finta di nulla – inizia così lo sfogo di Michele – dopo il mio articolo sulla difficoltà che noi disabili abbiamo a camminare in città in piena autonomia, non pretendevo che si creassero i presupposti per marciapiedi percorribili, dotati di discese e rampe, ma avrei gradito almeno una lettera di scuse ai disabili in difficoltà».
Se è così che si cerca di rendere Barletta vivibile davvero per tutti, non si è ancora sulla strada giusta secondo il lettore, protagonista di un ennesimo episodio di disagio che gli è stato arrecato.
«Volevo semplicemente andare a prendere un caffè da solo, ma non è stato possibile – racconta - senza mia moglie, che mi ha preso letteralmente in braccio, adesso sarei ancora all'esterno del bar ad aspettare».
Analogo il caso di un'altra segnalazione, giunta a BarlettaViva dopo la mancata soddisfazione di una richiesta inoltrata lo scorso 4 ottobre agli uffici comunali e alla Bar.S.A.
«Abbiamo chiesto il rifacimento delle strisce per l'attraversamento pedonale – sottolinea Giuseppe - come sancito dal Codice della Strada».
L'intervento riguarda le seguenti strade:
- Via L. Dicuonzo all'altezza del civico 171;
- Via Dicuonzo con intersezione con Via Prascina;
- Via Ofanto, nei pressi di una rampa per disabili priva di archetti antisosta, che attraversa lo spartitraffico giungendo al marciapiede opposto, dove in vicinanza sono collocati il distaccamento della Polizia Locale e l'ufficio anagrafe.
«Ad oggi, oltre a non aver ricevuto riscontro, non mi è stato neanche comunicato il numero di protocollo di tale richiesta da entrambi gli enti – conclude – spero si intervenga al fine di tutelare la sicurezza dei pedoni che attraversano tali vie».
Al danno si aggiunge la beffa, e in questo caso l'inciviltà che caratterizza purtroppo alcuni nostri concittadini: un'automobile in sosta proprio davanti alla rampa ha bloccato l'attraversamento, come documentato dal lettore. Tra barriere fisiche e barriere mentali di indifferenza e ignoranza, la strada da fare è ancora in salita.