BarlettaViva, 10 anni di vita insieme a voi
Festeggiamo con rinnovata maturità questo speciale traguardo
giovedì 27 febbraio 2020
10.04
2010-2020. 10 anni di vita, di esperienze, di racconti, una vita piccola ma tanto grande. E non ci riferiamo all'intera città, ben ricca di storia su orizzonti temporali più lunghi, ma a quella che da dieci anni ne è la più riuscita e affidabile metafora: BarlettaViva. Che compie dieci anni, ed è una buona notizia.
Il giornalismo in dieci anni doveva crescere. Dal racconto circostanziato senza possibilità di contraddittorio siamo arrivati a quello che definimmo "open space informativo" dove tutti potevano contribuire. Pensiamo ai social network, pensiamo alle fake news. Il mare si è fatto grosso e navigare a vista è più che un azzardo. Barlettalife osservò questi cambiamenti e ben presto cambiò in BarlettaViva, un piccolo cambio per ricordare che stava nascendo un network, un'unione di cuori per dirla meglio. E la crescita è continuata.
La nostra missione: l'informazione online
Il 27 febbraio 2010 scrivevamo (leggetelo, per amor di cronaca e di ricordo) di passioni e spiriti vivaci. E per citare l'essenza «con questo spirito vi racconteremo Barletta». Ingenuità di chi era appena nato? Forse sì, ma anche tanta voglia di informare, di raccontare la realtà finalmente – da quel 27 febbraio in poi – non più opaca e riservata a pochi, ma vivace come poteva essere il web "ai tempi del 2010". Quella presunta ingenuità, quella voglia di fare qualcosa di nuovo e avventuroso, quella passione da cui è nata la nostra redazione si è trasformata nel tempo, è diventata certezza, solidità, professionalità: gli ingredienti con cui si costruiscono le fondamentale di una informazione rigorosa e verificata."Chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore" (Indro Montanelli)
Il lettore, nostro padrone, aveva e ha bisogno di fidarsi di una redazione eccellente. Fiducia in un'interpretazione giornalistica che non deve prestare il fianco a sensazionalismi, familismi ma che deve essere servile ad un territorio, interessante per la popolazione, punto assoluto di ritrovo per verifiche, ricerche, lettura leggera e approfondita. Da questi presupposti nasceva la nostra Barlettalife: democratica, trasparente, mai sbilanciata, sempre vivace e accessibile per tutti.Giornalismo di prossimità, affiancati dai lettori
"Ci fidiamo di voi" hanno ripetuto spesso e sono parole che non abbiamo mai dimenticato. Parole che hanno riscaldato i cuori durante le cronache, spesso notturne. Parole che hanno ricordato quanto il nostro lavoro non fosse banale. Venire a conoscenza di fatti, anche gravi, prima della popolazione, carica di responsabilità e pone delle scelte che una redazione deve saper operare. Questo è il significato di fiducia.Il giornalismo in dieci anni doveva crescere. Dal racconto circostanziato senza possibilità di contraddittorio siamo arrivati a quello che definimmo "open space informativo" dove tutti potevano contribuire. Pensiamo ai social network, pensiamo alle fake news. Il mare si è fatto grosso e navigare a vista è più che un azzardo. Barlettalife osservò questi cambiamenti e ben presto cambiò in BarlettaViva, un piccolo cambio per ricordare che stava nascendo un network, un'unione di cuori per dirla meglio. E la crescita è continuata.
Siamo cresciuti fino 150mila sessioni in un solo giorno
Dieci anni colorati con tempere vivaci su una tela dove possiamo trovarci di tutto, e che indubbiamente ci hanno portanti grandi soddisfazioni. Oltre 40mila articoli pubblicati, un archivio digitale di 50mila fotografie, 47mila like su Facebook, centinaia di speciali, dirette, reportage… Tutto questo ha un bel nome, Barletta. Il nostro giornalismo ha preso questo bel nome di capoluogo e ha provato a vedere cosa potesse esserci nel piccolo spazietto bianco tra le lettere che la compongono, quali storie potessero esserci nell'interspazio. È rimasta sempre una parola, Barletta, ma ora davvero ricca di significato.Con orgoglio, dopo 10 anni, possiamo dire "noi c'eravamo". E ci saremo. Continuare a farlo è parola d'ordine.