Barlettano dietro le sbarre, dopo un colpo da 10.000 euro
Il 27enne rapinò una banca di Rutigliano
martedì 16 marzo 2010
12.34
La mattina del 10 settembre del 2008 un giovane malfattore, fingendo di impugnare un'arma sotto gli indumenti e travisato con calzamaglia, dopo essersi introdotto nella filiale della "Banca di Credito Cooperativo di Conversano" di Rutigliano, scavalcato il bancone della cassa, costrinse gli impiegati a consegnargli un cassetto di legno contenente esattamente 9.700 euro e assegni vari per poi dileguarsi velocemente.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della locale Stazione e dai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Triggiano, hanno portato all'arresto di Giuseppe Fiorella, 27enne di Barletta, noto ai militari, raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari, che ha pienamente condiviso il quadro probatorio presentato dagli investigatori dell'Arma.
Le stesse, supportate dalle immagini impresse dalle telecamere dell'impianto di videosorveglianza, installato nell'istituto di credito, hanno permesso di giungere fino al responsabile, ripreso all'ingresso della banca con il volto ancora scoperto, mentre si accingeva ad entrare. La sua identificazione è stata possibile poiché le immagini hanno consentito di riconoscere non solo il volto del 27enne, ma anche un peculiare segno distintivo, rappresentato da un neo posto sotto il lobo di un orecchio.
Nella giornata di ieri, i militari hanno così notificato il provvedimento cautelare al 27enne presso la casa circondariale di San Severo, dove lo stesso si trovava già rinchiuso per altra causa.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della locale Stazione e dai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Triggiano, hanno portato all'arresto di Giuseppe Fiorella, 27enne di Barletta, noto ai militari, raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari, che ha pienamente condiviso il quadro probatorio presentato dagli investigatori dell'Arma.
Le stesse, supportate dalle immagini impresse dalle telecamere dell'impianto di videosorveglianza, installato nell'istituto di credito, hanno permesso di giungere fino al responsabile, ripreso all'ingresso della banca con il volto ancora scoperto, mentre si accingeva ad entrare. La sua identificazione è stata possibile poiché le immagini hanno consentito di riconoscere non solo il volto del 27enne, ma anche un peculiare segno distintivo, rappresentato da un neo posto sotto il lobo di un orecchio.
Nella giornata di ieri, i militari hanno così notificato il provvedimento cautelare al 27enne presso la casa circondariale di San Severo, dove lo stesso si trovava già rinchiuso per altra causa.