Barletta vittima dell'afa, ecco cosa fare
Come prevenire i tipici malanni estivi. Godersi l'estate è un diritto, preservare la salute un dovere
martedì 6 luglio 2010
L'estate è entrata nel vivo a Barletta: panchine roventi, condizionatori accesi, spiagge prese dall'assalto per cercare un po' di ristoro dal caldo torrido che è scoppiato in questi giorni. Nell'ultima settimana le temperature hanno raggiunto i 30 gradi, e per i prossimi giorni è previsto un aumento delle massime e delle minime.
Per non diventare vittime dell'afa, è bene informarsi preventivamente, prevenendo malanni estivi e acciacchi dovuti alle elevate temperature.
Ipertermia (o colpo di calore)
E' un forte aumento della temperatura corporea, conosciuta anche come colpo di calore. È una condizione del corpo che può verificarsi per causa di particolari condizioni climatiche tipiche dell'estate, ovvero alta temperatura dell´aria, alta umiditá e prolungata esposizione al sole. Il primo soccorso in casi di ipertermia deve tendere a mantenere le funzioni vitali dell'infortunato, portandolo in un ambiente arieggiato ma senza provocare un raffreddamento repentino. Si possono usare metodi di raffreddamento attivi: una veste da ipertermia, o avvolgere la vittima in un asciugamano bagnato in acqua fredda. Impacchi freddi alla testa, alla nuca, sul torso a all'inguine aiuteranno ulteriormente il raffreddamento. Il ghiaccio o l'acqua gelida potrebbero assorbire troppo calore e innescare un principio di ipotermia, quindi vanno usati solo in ospedale o se è possibile controllare costantemente la temperatura della vittima.
Collasso da calore
Si verifica in seguito ad un'eccessiva perdita di acqua e sali, tale da determinare una vera e propria disidratazione: è il collasso da calore o sincope da caldo. Questa perdita può essere complicata dalla presenza di diarrea, evento piuttosto frequente all'inizio di un viaggio in un paese tropicale. Il collasso da calore può essere la conseguenza o di un'esposizione ad una temperatura ambientale eccessiva o di uno sforzo fisico intenso e prolungato in clima temperato. La prima cosa da fare in caso di collasso da calore è distendere il soggetto in un luogo fresco e tenerlo a riposo. Vanno poi somministrati liquidi salati: un cucchiaino da tè colmo di sale e due cucchiaini di zucchero in un litro d'acqua. In seguito va cercato l'intervento di un medico.
Ustione solare
E' una infiammazione della pelle provocata da una eccessiva esposizione alla luce del sole (ma anche alla luce di lampade solari, quali quelle utilizzate nei saloni di bellezza). I raggi ultravioletti (o raggi UV) che si irradiano dal sole, infatti, oltre ad abbronzare la pelle, inducendo la produzione di melanina, provocano anche effetti dannosi sulla pelle. Si possono prevenire le ustioni solari esponendosi al sole in modo progressivo nei primi giorni e utilizzando filtri solari con adeguato fattore di protezione. Indicativamente, le persone con pelle molto chiara devono usare prodotti con fattore di protezione elevato (es.15) per tutto il tempo in cui si espongono al sole, mentre le persone di carnagione scura possono usare prodotti con fattori di protezione più bassi.
Quindi attenzione alle prolungate esposizioni al sole, all'assunzione di liquidi (soprattutto per bambini e anziani), all'abuso di condizionatori e climatizzatori e ai repentini sbalzi di temperatura.
Per non diventare vittime dell'afa, è bene informarsi preventivamente, prevenendo malanni estivi e acciacchi dovuti alle elevate temperature.
Ipertermia (o colpo di calore)
E' un forte aumento della temperatura corporea, conosciuta anche come colpo di calore. È una condizione del corpo che può verificarsi per causa di particolari condizioni climatiche tipiche dell'estate, ovvero alta temperatura dell´aria, alta umiditá e prolungata esposizione al sole. Il primo soccorso in casi di ipertermia deve tendere a mantenere le funzioni vitali dell'infortunato, portandolo in un ambiente arieggiato ma senza provocare un raffreddamento repentino. Si possono usare metodi di raffreddamento attivi: una veste da ipertermia, o avvolgere la vittima in un asciugamano bagnato in acqua fredda. Impacchi freddi alla testa, alla nuca, sul torso a all'inguine aiuteranno ulteriormente il raffreddamento. Il ghiaccio o l'acqua gelida potrebbero assorbire troppo calore e innescare un principio di ipotermia, quindi vanno usati solo in ospedale o se è possibile controllare costantemente la temperatura della vittima.
Collasso da calore
Si verifica in seguito ad un'eccessiva perdita di acqua e sali, tale da determinare una vera e propria disidratazione: è il collasso da calore o sincope da caldo. Questa perdita può essere complicata dalla presenza di diarrea, evento piuttosto frequente all'inizio di un viaggio in un paese tropicale. Il collasso da calore può essere la conseguenza o di un'esposizione ad una temperatura ambientale eccessiva o di uno sforzo fisico intenso e prolungato in clima temperato. La prima cosa da fare in caso di collasso da calore è distendere il soggetto in un luogo fresco e tenerlo a riposo. Vanno poi somministrati liquidi salati: un cucchiaino da tè colmo di sale e due cucchiaini di zucchero in un litro d'acqua. In seguito va cercato l'intervento di un medico.
Ustione solare
E' una infiammazione della pelle provocata da una eccessiva esposizione alla luce del sole (ma anche alla luce di lampade solari, quali quelle utilizzate nei saloni di bellezza). I raggi ultravioletti (o raggi UV) che si irradiano dal sole, infatti, oltre ad abbronzare la pelle, inducendo la produzione di melanina, provocano anche effetti dannosi sulla pelle. Si possono prevenire le ustioni solari esponendosi al sole in modo progressivo nei primi giorni e utilizzando filtri solari con adeguato fattore di protezione. Indicativamente, le persone con pelle molto chiara devono usare prodotti con fattore di protezione elevato (es.15) per tutto il tempo in cui si espongono al sole, mentre le persone di carnagione scura possono usare prodotti con fattori di protezione più bassi.
Quindi attenzione alle prolungate esposizioni al sole, all'assunzione di liquidi (soprattutto per bambini e anziani), all'abuso di condizionatori e climatizzatori e ai repentini sbalzi di temperatura.