Barletta, un mare da salvare «ma gli indirizzi politici non bastano»

Una nota di Democrazia Cristiana Barletta

sabato 9 marzo 2019
«Barletta, un mare da salvare, ma gli indirizzi politici non bastano. Tutti i cittadini di Barletta amano il mare che, quando l'inquinamento non era ai livelli di oggi ha sempre incantato per la sua bellezza e trasparenza naturale. Ormai da anni purtroppo lo stesso mare è diventato una discarica di materiale inquinante che arriva da più zone chiaramente individuate nel corso dei rilievi svolti in questi ultimi anni da associazioni ed enti istituzionali preposti a questi controlli» scrivono in una nota il Segretario della democrazia cristiana di Barletta Rocco Tarantino e il vice Segretario Politico Regionale Carlo Leone.

«Il canale Ciappetta Camaggio, il canale H e perfino lo stesso Ofanto sversano i rifiuti che in essi vengono illegalmente depositati da scellerati inquinatori seriali. Il comune di Barletta si sta prodigando in maniera esponenziale per adempiere alle opere programmate negli ultimi anni di amministrazione. il Sindaco Mino Cannito dal primo giorno del suo insediamento ha dato disposizioni agli uffici tecnici che si sono immediatamente attivati trasformando la città in un unico cantiere, proiettato verso un futuro urbanistico più sostenibile e logisticamente organizzato. Tra le opere previste abbiamo anche una serie di interventi che riguarderanno la pulizia e la riqualificazione delle nostre coste, come per esempio il progetto di depurazione del canale H.

Nel 2016 il consigliere regionale Filippo Caracciolo ha divulgato la notizia dell'arrivo di 7,5 milioni di euro nelle casse del comune di Barletta, da utilizzare per la riqualificazione e rigenerazione territoriale dell'ambito costiero della nostra città. Se il finanziamento fosse realmente andato a buon fine sarebbe di enorme importanza per i fini progettuali su citati. Ad oggi i cittadini non avendo più avuto notizie dall'annuncio del 2016 dubitano sullo stato dell'arte relativo alla ricezione di questo finanziamento. La domanda è: questi soldi sono già stati affidati al nostro comune o no?

Mentre i cittadini dubitano arriva un altro indirizzo regionale sempre dall'assessore Filippo Caracciolo che pochi giorni fa esortava l'amministrazione comunale a partecipare ad un bando finalizzato a percepire un finanziamento di 7.5 milioni di euro per promuovere la pesca sostenibile sotto il profilo ambientale con interventi mirati su porti, luoghi di sbarco, e ripari di pesca. Considerando che gli uffici tecnici comunali preposti stanno lavorando alle molteplici opere in itinere con un organico esiguo, conseguente al blocco delle assunzioni che si protrae ormai da troppi anni, secondo noi, preparare la partecipazione a questo bando non sarà cosa facilmente realizzabile».

«Pertanto la Democrazia Cristiana di Barletta in nome e per conto dei cittadini chiede risposte concrete alle istituzioni competenti relativamente al finanziamento di 7.5 milioni di euro del 2016 e sulla reale possibilità di partecipare al bando di 7.5 milioni di euro per promuovere la pesca sostenibile. Speriamo di non avere l'amara sorpresa di sommare 7,5 milioni di euro del 2016 ai 7,5 milioni di euro del bando appena annunciato ottenendo come risultato, 15 milioni di indirizzi politici e sogni nel cassetto».