"Barletta si fa in quattro" promuove l’istituzione degli ecomusei
Al centro dell'attenzione Ariscianne e Canne della Battaglia. Allo scopo di accompagnare nel loro sviluppo la memoria storica
domenica 11 settembre 2011
Sulla scorta dell'importante esperienza dei cantieri ecomuseali in Puglia e in armonia con quanto pianificato dal PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale), l'Associazione Barletta si fa in quattro promuove la creazione di laboratori ecomuseali per la cura degli inestimabili paesaggi storici, culturali e ambientali di Canne della Battaglia e di Ariscianne, da troppo tempo lasciati in uno stato di abbandono e noncuranza che ne hanno provocato l'attuale stato di degrado.
Con la Legge Regionale 6 luglio 2011, n.15 (BURP Puglia n.108 del 08-07-2011) la Regione Puglia, di concerto con le comunità locali, le parti sociali e gli enti locali e di ricerca riconosce, promuove e disciplina sul proprio territorio gli ecomusei allo scopo di recuperare, testimoniare, valorizzare e accompagnare nel loro sviluppo la memoria storica, la vita, le figure e i fatti, la cultura materiale, immateriale, le relazioni fra ambiente naturale e ambiente antropizzato, le tradizioni e la formazione del paesaggio del territorio regionale.
"L'ecomuseo è un istituzione culturale che assicura in forma permanente – spiega Carmen Craca, presidente di Barletta si fa in quattro –, su un determinato territorio e con la partecipazione della popolazione, le funzioni di ricerca, conservazione, valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che lì si sono succeduti. L'ecomuseo è un luogo attivo di promozione della identità collettiva e del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico nella forma del museo permanente. A tal fine, gli ecomusei promuovono laboratori di cittadinanza attiva per la costruzione di mappe di comunità, svolgendo una funzione di monitoraggio a livello locale dello stato dei luoghi, della loro conservazione o alterazione, per assumere una valenza anche progettuale, attraverso le prefigurazioni di nuovi scenari di sviluppo, fino alla costruzione sperimentale e partecipata di nuovi paesaggi".
Barletta si fa in quattro lancia un appello a tutte le associazioni culturali, ambientalistiche e di conservazione del patrimonio storico senza scopo di lucro, al fine di iniziare un percorso condiviso per la creazione di mappe di comunità propedeutiche all'istituzione degli Ecomusei di Canne della Battaglia e di Ariscianne. Si prega gli interessati di contattare i numeri telefonici 333.16.99.198 – 335.18.13.167 o di scrivere all'indirizzo mail info@barlettasifainquattro.it per dare avvio al "risveglio" di amministratori e cittadini, finalmente uniti e consapevoli a voler costruire quel valore aggiunto territoriale, presupposto indispensabile per lo sviluppo endogeno, auto sostenibile e durevole della nostra comunità.
Con la Legge Regionale 6 luglio 2011, n.15 (BURP Puglia n.108 del 08-07-2011) la Regione Puglia, di concerto con le comunità locali, le parti sociali e gli enti locali e di ricerca riconosce, promuove e disciplina sul proprio territorio gli ecomusei allo scopo di recuperare, testimoniare, valorizzare e accompagnare nel loro sviluppo la memoria storica, la vita, le figure e i fatti, la cultura materiale, immateriale, le relazioni fra ambiente naturale e ambiente antropizzato, le tradizioni e la formazione del paesaggio del territorio regionale.
"L'ecomuseo è un istituzione culturale che assicura in forma permanente – spiega Carmen Craca, presidente di Barletta si fa in quattro –, su un determinato territorio e con la partecipazione della popolazione, le funzioni di ricerca, conservazione, valorizzazione di un insieme di beni naturali e culturali, rappresentativi di un ambiente e dei modi di vita che lì si sono succeduti. L'ecomuseo è un luogo attivo di promozione della identità collettiva e del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico nella forma del museo permanente. A tal fine, gli ecomusei promuovono laboratori di cittadinanza attiva per la costruzione di mappe di comunità, svolgendo una funzione di monitoraggio a livello locale dello stato dei luoghi, della loro conservazione o alterazione, per assumere una valenza anche progettuale, attraverso le prefigurazioni di nuovi scenari di sviluppo, fino alla costruzione sperimentale e partecipata di nuovi paesaggi".
Barletta si fa in quattro lancia un appello a tutte le associazioni culturali, ambientalistiche e di conservazione del patrimonio storico senza scopo di lucro, al fine di iniziare un percorso condiviso per la creazione di mappe di comunità propedeutiche all'istituzione degli Ecomusei di Canne della Battaglia e di Ariscianne. Si prega gli interessati di contattare i numeri telefonici 333.16.99.198 – 335.18.13.167 o di scrivere all'indirizzo mail info@barlettasifainquattro.it per dare avvio al "risveglio" di amministratori e cittadini, finalmente uniti e consapevoli a voler costruire quel valore aggiunto territoriale, presupposto indispensabile per lo sviluppo endogeno, auto sostenibile e durevole della nostra comunità.