Barletta, Santa Messa del Vescovo per le vittime delle foibe
S.E. Mons. Pichierri, ricorderà anche gli esuli istriani
martedì 20 aprile 2010
La tragedia delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, fanno parte della memoria degli italiani. Una pagina di fedeltà e di amore l'ha scritta la Chiesa, vicina alle popolazioni nei momenti più tristi e duri che non furono soltanto i tempi dell'odio e delle rivendicazioni nazionalistiche, ma anche quelli di una autentica persecuzione delle comunità cristiane e dei loro sacerdoti.
Introdurrà oggi l'evento il Sindaco di Barletta, ing. Nicola Maffei e il prof. Giuseppe Dicuonzo, delegato provinciale di Barletta-Andria-Trani dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Indi seguirà la Santa Messa officiata da Sua Eminenza Giovambattista Pichierri, con l'accompagnamento della Corale Polifonica "M. Giuliani" diretta dal m° Pino Cava; all'organo il m° Natale Rizzi.
Benedizione della bandiera ANVGD. Onori militari e lettura della preghiera "Invocazione vittime delle foibe" di Mons. Antonio Santin già vescovo di Pola, Capodistria e Trieste letta dal prof. Giuseppe Dicuonzo.
Benedizione della targa commemorativa in ricordo della tragedia istriana in via Manfredi. Interverranno autorità civili, militari e religiose, associazioni culturali, combattentistiche e d'arma, rappresentanze scolastiche.
Introdurrà oggi l'evento il Sindaco di Barletta, ing. Nicola Maffei e il prof. Giuseppe Dicuonzo, delegato provinciale di Barletta-Andria-Trani dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Indi seguirà la Santa Messa officiata da Sua Eminenza Giovambattista Pichierri, con l'accompagnamento della Corale Polifonica "M. Giuliani" diretta dal m° Pino Cava; all'organo il m° Natale Rizzi.
Benedizione della bandiera ANVGD. Onori militari e lettura della preghiera "Invocazione vittime delle foibe" di Mons. Antonio Santin già vescovo di Pola, Capodistria e Trieste letta dal prof. Giuseppe Dicuonzo.
Benedizione della targa commemorativa in ricordo della tragedia istriana in via Manfredi. Interverranno autorità civili, militari e religiose, associazioni culturali, combattentistiche e d'arma, rappresentanze scolastiche.