Barletta, prostitute alla Fiumara: due arresti
Avevano picchiato delle colleghe per questioni di territorio
mercoledì 7 aprile 2010
19.30
Sono state sottoposte a fermo per tentata estorsione aggravata e lesioni personali due prostitute rumene di 22 anni che svolgevano attività in località Fiumara a Barletta, sulla strada verso Canne della Battaglia. Le due donne, Luciana Iacovescu e Dorina Chioralia, sono state fermate dagli agenti del Commissariato di Polizia di Cerignola, in provincia di Foggia.
Bloccate questa mattina sulla statale 16 bis (in direzione Bari) altre due connazionali residenti a Trinitapoli. Durante alcuni servizi antiprostituzione, le donne hanno raccontato ai poliziotti che qualche giorno fa sono state avvicinate da otto ragazze rumene che si trovavano a bordo di un'auto di colore nero, con targa rumena, condotta da un uomo. Le donne, scese dall'auto, avrebbero ordinato alle due cittadine rumene di andare via da quel luogo, affermando di aver stabilmente occupato quella zona da ormai tre anni e minacciandole verbalmente. La ragazza di nome Luciana ha tentato un'intimidazione alle colleghe, dicendo loro che se volevano lavorare in quel posto dovevano pagare la somma contante di 100 euro ciascuna per ogni giorno lavorativo.
Dopo aver rifiutato il ricatto, le due rumene hanno minacciato di chiamare la polizia. A quel punto sarebbero state aggredite dalle otto prostitute rumene con calci, schiaffi e picchiate con corpi contundenti. In seguito le donne sono tornate in loco, presso la Fiumara, identificando subito le due rumene che le avevano aggredite: in particolare hanno facilmente riconosciuto e denunciato ai poliziotti presenti Luciana Iacovescu, che indossava un vistoso giubbino rosso e che avrebbe anche impugnato un grosso coltello al momento dell'aggressione.
Le due prostitute hanno tentato la fuga, ma poco dopo si sono arrese all'intervento degli agenti del locale commissariato.
Bloccate questa mattina sulla statale 16 bis (in direzione Bari) altre due connazionali residenti a Trinitapoli. Durante alcuni servizi antiprostituzione, le donne hanno raccontato ai poliziotti che qualche giorno fa sono state avvicinate da otto ragazze rumene che si trovavano a bordo di un'auto di colore nero, con targa rumena, condotta da un uomo. Le donne, scese dall'auto, avrebbero ordinato alle due cittadine rumene di andare via da quel luogo, affermando di aver stabilmente occupato quella zona da ormai tre anni e minacciandole verbalmente. La ragazza di nome Luciana ha tentato un'intimidazione alle colleghe, dicendo loro che se volevano lavorare in quel posto dovevano pagare la somma contante di 100 euro ciascuna per ogni giorno lavorativo.
Dopo aver rifiutato il ricatto, le due rumene hanno minacciato di chiamare la polizia. A quel punto sarebbero state aggredite dalle otto prostitute rumene con calci, schiaffi e picchiate con corpi contundenti. In seguito le donne sono tornate in loco, presso la Fiumara, identificando subito le due rumene che le avevano aggredite: in particolare hanno facilmente riconosciuto e denunciato ai poliziotti presenti Luciana Iacovescu, che indossava un vistoso giubbino rosso e che avrebbe anche impugnato un grosso coltello al momento dell'aggressione.
Le due prostitute hanno tentato la fuga, ma poco dopo si sono arrese all'intervento degli agenti del locale commissariato.