Barletta oggi saluta gli ultimi tralicci
Si conclude la procedura di abbattimento dell'elettrodotto
martedì 2 dicembre 2014
0.08
E' il segno che la città cambia davvero, l'abbattimento degli ultimi tralicci dell'alta tensione a Barletta. Questa significativa occasione di rigenerazione urbana sarà salutata pubblicamente oggi alle ore 12.00, nella zona compresa tra via dei Salici e via degli Ulivi, con un incontro degli amministratori e dei consiglieri comunali con gli studenti, i cittadini e le rappresentanze delle associazioni che operano nel quartiere.
Lo smantellamento nella zona dei tralicci dell'alta tensione della Rete Ferroviaria Italiana relativi alla tratta Barletta-Molfetta è cominciato venerdì scorso, nell'ambito del complessivo programma degli interventi di risanamento ambientale avviato con l'interramento dell'elettrodotto.
Lo smantellamento nella zona dei tralicci dell'alta tensione della Rete Ferroviaria Italiana relativi alla tratta Barletta-Molfetta è cominciato venerdì scorso, nell'ambito del complessivo programma degli interventi di risanamento ambientale avviato con l'interramento dell'elettrodotto.
«Ci sono voluti oltre venti anni, ma oggi finalmente Barletta porta a casa un risultato frutto di battaglie di tanti cittadini che si sono spesi in prima persona per tutelare un diritto fondamentale, quello alla salute. E' con particolare emozione che osservo in questi giorni i lavori di rimozione degli elettrodotti, strutture che nei quartieri Borgovilla e Patalini incombevano come minacce a ridosso degli edifici. Una realtà che conosco benissimo da sempre, avendo vissuto per oltre venti anni proprio in uno di quei condomini distanti pochi metri da un traliccio». Scrive così Dario Damiani, consigliere comunale del centrodestra.
«La mia vicenda personale si è intrecciata dunque inevitabilmente con le battaglie dei cittadini che, riuniti in comitati di quartiere, chiedevano fin dai primi anni '90 all'Amministrazione di salvaguardare la propria salute dagli effetti negativi dell'inquinamento elettromagnetico. Ritagli ormai ingialliti di articoli degli organi di stampa, che conservo ancora, testimoniano del mio impegno personale, in prima linea fin dal 1994 quando, in qualità di consigliere di Circoscrizione, mi facevo promotore di petizioni e raccolte di firme per sensibilizzare le coscienze di amministratori che sembravano ignorare i potenziali rischi. Solo in un'occasione le varie amministrazioni che si sono succedute negli anni mostravano grande interesse per la questione elettrodotti e per i residenti: in campagna elettorale. Allora sì, grandi convegni, parate di autorità, promesse di immediata soluzione...poi, portato a casa il risultato elettorale, la periferia e i suoi problemi tornavano nel dimenticatoio. Ma non per tutti: chi negli anni ha seguito e conosce la storia e il impegno politico e civico sa che si tratta di una battaglia che ho combattuto senza mai strumentalizzarla a fini elettorali, ma per dovere nei confronti delle tante famiglie che hanno visto purtroppo ammalarsi di gravi patologie i propri parenti. Un impegno che è stato il filo conduttore della mia attività sia come consigliere comunale che come assessore provinciale. Oggi l'Amministrazione in carica celebra questo importante obiettivo raggiunto e lo fa pubblicamente, accanto ai cittadini, per le strade dei quartieri interessati: una bella pagina di civiltà, con la firma in calce di chi governa ma scritta per anni con l'impegno e la caparbietà di tanti».
«La mia vicenda personale si è intrecciata dunque inevitabilmente con le battaglie dei cittadini che, riuniti in comitati di quartiere, chiedevano fin dai primi anni '90 all'Amministrazione di salvaguardare la propria salute dagli effetti negativi dell'inquinamento elettromagnetico. Ritagli ormai ingialliti di articoli degli organi di stampa, che conservo ancora, testimoniano del mio impegno personale, in prima linea fin dal 1994 quando, in qualità di consigliere di Circoscrizione, mi facevo promotore di petizioni e raccolte di firme per sensibilizzare le coscienze di amministratori che sembravano ignorare i potenziali rischi. Solo in un'occasione le varie amministrazioni che si sono succedute negli anni mostravano grande interesse per la questione elettrodotti e per i residenti: in campagna elettorale. Allora sì, grandi convegni, parate di autorità, promesse di immediata soluzione...poi, portato a casa il risultato elettorale, la periferia e i suoi problemi tornavano nel dimenticatoio. Ma non per tutti: chi negli anni ha seguito e conosce la storia e il impegno politico e civico sa che si tratta di una battaglia che ho combattuto senza mai strumentalizzarla a fini elettorali, ma per dovere nei confronti delle tante famiglie che hanno visto purtroppo ammalarsi di gravi patologie i propri parenti. Un impegno che è stato il filo conduttore della mia attività sia come consigliere comunale che come assessore provinciale. Oggi l'Amministrazione in carica celebra questo importante obiettivo raggiunto e lo fa pubblicamente, accanto ai cittadini, per le strade dei quartieri interessati: una bella pagina di civiltà, con la firma in calce di chi governa ma scritta per anni con l'impegno e la caparbietà di tanti».