Barletta, odissea di un pendolare
Viaggiatori stipati nei treni, come sempre
martedì 16 marzo 2010
Ancora una volta Caparezza ci ha visto bene. È quasi impossibile trovare posti a sedere sui treni Bari – Foggia. I regionali ogni volta vedono fiotti di gente salire e scendere ma i treni sono sempre più piccoli e si ha un forte senso di soffocamento.
Tutte le mattine chi prova a prendere il treno già a Barletta non trova posto a sedere e a tale disagio si aggiunge molto spesso la sporcizia delle vetture e la carenza di personale. Il viaggio per Bari diventa sempre più un'odissea con ampi rischi per i viaggiatori, stipati come prigionieri di guerra. Come è possibile che i vertici di Trenitalia, che mirano tanto a risparmiare e a propinare inutili statistiche ai viaggiatori non si rendono conto dei disagi a cui li sottopongono? I treni sono della vecchia guardia, sporchi e mal gestiti. Non si deve essere scienziati per capire che negli orari di punta i viaggiatori devono essere adeguatamente tutelati. Tutti (o quasi) pagano il biglietto, e tutti hanno il medesimo diritto di un posto a sedere. Ancora una volta chi dovrebbe dare risposte tace e intanto i disagi si moltiplicano.
Attendiamo commenti da chi di dovere e le testimonianze dei poveri viaggiatori costretti alla calca dei treni regionali. La redazione raccoglierà ogni segnalazione in merito.
Tutte le mattine chi prova a prendere il treno già a Barletta non trova posto a sedere e a tale disagio si aggiunge molto spesso la sporcizia delle vetture e la carenza di personale. Il viaggio per Bari diventa sempre più un'odissea con ampi rischi per i viaggiatori, stipati come prigionieri di guerra. Come è possibile che i vertici di Trenitalia, che mirano tanto a risparmiare e a propinare inutili statistiche ai viaggiatori non si rendono conto dei disagi a cui li sottopongono? I treni sono della vecchia guardia, sporchi e mal gestiti. Non si deve essere scienziati per capire che negli orari di punta i viaggiatori devono essere adeguatamente tutelati. Tutti (o quasi) pagano il biglietto, e tutti hanno il medesimo diritto di un posto a sedere. Ancora una volta chi dovrebbe dare risposte tace e intanto i disagi si moltiplicano.
Attendiamo commenti da chi di dovere e le testimonianze dei poveri viaggiatori costretti alla calca dei treni regionali. La redazione raccoglierà ogni segnalazione in merito.