Barletta non ha ancora un piano comunale di emergenza

L'assessore regionale Amati: «Ci troviamo di fronte ad una gravissima inerzia». L'unico comune della Bat, insieme a Minervino Murge

sabato 12 gennaio 2013
"Nei prossimi giorni invierò l'ennesima sollecitazione e in caso di ulteriore silenzio, e con la solita e concreta collaborazione dell'ANCI Puglia, non esiteremo a rendere pubblico l'elenco dei comuni inadempienti - così interveniva, lo scorso 1 dicembre, l'assessore regionale alle Opere Pubbliche e Protezione Civile, Fabiano Amati, con riferimento al termine di adozione, o aggiornamento, dei piani comunali di emergenza, ormai prossimo alla scadenza, così come previsto dalla recente legge di riforma della Protezione civile - Le conseguenze che il mancato adempimento può comportare a carico dei cittadini in caso di catastrofi e disgrazie, ci impediscono qualsiasi indulgenza o comprensione nei confronti dei comuni inadempienti, anche considerando che di recente abbiamo distribuito ben nove milioni di euro per il miglioramento ed il potenziamento delle macchine comunali della Protezione civile. Mi piace pensare che sarà solo questione di giorni ed anche i 56 comuni ancora mancanti provvederanno a comunicare l'avvenuto adempimento, lo spero; mi preme però scusarmi in anticipo qualora nelle prossime settimane, ed a causa di ulteriore inerzia, saremo costretti a divulgare l'elenco degli inadempienti; lo faremo non per esposizione alla gogna ma solo perché la tutela della vita umana non ammette timidezze".

Trascorso ormai più di un mese, nulla è ancora cambiato. "Come annunciato il primo dicembre scorso, abbiamo provveduto a sollecitare nuovamente i 58 comuni pugliesi che non hanno ancora adottato il proprio piano comunale di emergenza di Protezione civile". Così ieri è intervenuto nuovamente l'assessore Amati, che ha inviato una lettera ad ogni amministrazione ancora inadempiente, sottolineando la gravità dall'assenza di uno "strumento importantissimo di tutela della popolazione e del territorio (...) essenziale per favorire la prevenzione dei danni, la sicurezza e la corretta assistenza della popolazione in caso di malaugurato manifestarsi di eventi calamitosi". Amati ha inoltre ribadito che "non è più immaginabile che il tema della Protezione civile sia considerato esclusivamente per la richiesta di provvidenze finanziarie a rimborso di danni subiti e non già quale attività continua e costante di prevenzione e di organizzazione a livello comunale, seppur inserita nel più vasto sistema di Protezione civile prima regionale e quindi nazionale".

Noi di Barlettalife avevamo seguito, nel marzo dello scorso anno, un convegno sul tema. In quell'occasione, il comandante della polizia municipale, Savino Filannino, aveva annunciato, che la pubblicazione di un piano comunale di protezione civile era prossima. Sono ormai passati 10 mesi.

"Spiace assistere ad intollerabili mancanze come questa - ha sottolineato infine Amati - che riguardano la tutela della vita umana, soprattutto in una regione come la Puglia, che vanta una radicata cultura di Protezione civile ed una strutturata organizzazione di superamento delle situazioni di emergenza. Nonostante siano stati resi disponibili per tutti i comuni i finanziamenti necessari, ci troviamo di fronte ad una gravissima inerzia, che se dovesse prolungarsi ancora non potrà che determinare da parte della Regione le conseguenti valutazioni nell'eventualità del manifestarsi di eventi calamitosi. Spero che i 58 comuni ancora inadempienti - ha concluso - possano sommarsi ai 200 comuni adempienti, al fine di migliorare ulteriormente nel settore la riconosciuta virtù della nostra regione, che già adesso ci vede annoverati come la migliore regione italiana: in Puglia, infatti, i comuni che hanno approvato o aggiornato i propri piani d'emergenza sono il 78,43%, a fronte del 76,43% della regione Emilia Romagna, seconda in classifica."

I 58 comuni ancora inadempienti sono: