Barletta nel paese delle meraviglie
Il pessimismo del professor Ruggiero Quarto. Le linee programmatiche del Sindaco senza "verde"
martedì 10 gennaio 2012
«A Barletta tutto va per il meglio! Basta bendarsi gli occhi per "vedere" una città bella, ordinata e con tanto verde. Basta turarsi il naso per "inspirare" inebrianti profumi di fiori. Basta tapparsi le orecchie per "udire" il frangersi delle onde sulla sabbia». E' più incisivo di altri articoli, inviati alla redazione di Barlettalife, questo che diffondiamo a firma del geofisico-ambientalista Ruggiero Quarto. L'interpretazione di ogni sua circostanziata visione di Barletta, la lasciamo ai lettori.
Il professor Quarto, docente presso l'Università di Bari, continua così: «Parafrasando la metafora del bicchiere mezzo pieno, basta un po' di ottimismo per vedere anche il bicchiere un quarto pieno. Ma, un buon politico deve vedere il bicchiere com'è, parte piena e parte vuota. Meglio se guarda la parte vuota, per capire come riempirla. A Barletta nei prossimi cinque anni si faranno cose strabilianti! Basta leggere il libro dei sogni, ovvero le "Linee Programmatiche di Mandato" 2011-2016, per sentirci come Alice nel Paese delle Meraviglie.
Migliorare, realizzare, attivare, salvaguardare, potenziare, aumentare sono gli enfatici verbi del documento con cui cominciano le prime azioni da intraprendere nel macrotema dell'ambiente, sicurezza e qualità urbana. Azioni con vaghi buoni propositi del tipo "domani si fa credito", senza data! Ma che significa migliorare il verde? Un albero in più o dieci parchi? Non si capisce nemmeno l'ordine di grandezza! Che significa potenziare la raccolta differenziata dei rifiuti? Passare dal 22% al 23% o al 65%? Quali gli obiettivi e le strategie? Buio totale! Che significa "politiche attive migliorative per la balneabilità della zona costiera"? A parte il timore che la "politica attiva" possa attivare solo il partito del mattone, che tipo di miglioramento si prevede? Solo strutturale? Ovvero pennelli e dighe a mare, strade, parcheggi? Ovvero le molto "fruttuose" costruzioni? Oppure si prevede un miglioramento della bistrattata qualità delle acque? Mah! Non è dato saperlo, nemmeno per sommi capi! Nell'elenco numerato delle azioni a "favore" dell'ambiente, poi, manca il punto sette! Meditate! Se poi qualcuno volesse giurare che l'ha letto, che crede in ciò che è scritto e che non c'è trucco, lo può dimostrare nel redigere un Bilancio Comunale per il 2012 tempestivo e condiviso con i cittadini, con impegni precisi, previsioni di spesa e tempistiche delle azioni. In verità, occorre un Bilancio Sociale Comunale che, nel caso non sia realizzato, faccia sentire il dovere di sacrosante dimissioni. Pochi primari obiettivi, chiari e da raggiungere nei tempi previsti. Un vero e proprio contratto, con tanto di penale.
Tale Bilancio Sociale deve insistere molto sull'ambiente, base del nostro benessere, perché fortemente trascurato negli ultimi anni, tanto da renderlo sempre peggiore (inquinamenti diffusi di aria, acqua e suolo; verde striminzito e sofferente; urbanistica e traffico pessimi).
Basterebbero alcune azioni coraggiose e rapide per alleviare le attuali sofferenze ambientali urbane:
Nel contempo si possono avviare alcune grandi idee per il prossimo decennio. Per non fare un altro libretto dei sogni, cito solo un'idea fondamentale: lo sviluppo turistico dell'intero litorale barlettano, ecosostenibile e integrato con i beni naturali (Ofanto, spiagge e Ariscianne) e culturali (archeologici, storici e architettonici).Si prodigheranno i nostri governanti per tali obiettivi o vivacchieranno in attesa di un assessore all'ambiente, scelto solo con criteri di spietata lottizzazione politica, e indugiando per l'approvazione di un bilancio dissentito, al 30 di Agosto?».
Il professor Quarto, docente presso l'Università di Bari, continua così: «Parafrasando la metafora del bicchiere mezzo pieno, basta un po' di ottimismo per vedere anche il bicchiere un quarto pieno. Ma, un buon politico deve vedere il bicchiere com'è, parte piena e parte vuota. Meglio se guarda la parte vuota, per capire come riempirla. A Barletta nei prossimi cinque anni si faranno cose strabilianti! Basta leggere il libro dei sogni, ovvero le "Linee Programmatiche di Mandato" 2011-2016, per sentirci come Alice nel Paese delle Meraviglie.
Migliorare, realizzare, attivare, salvaguardare, potenziare, aumentare sono gli enfatici verbi del documento con cui cominciano le prime azioni da intraprendere nel macrotema dell'ambiente, sicurezza e qualità urbana. Azioni con vaghi buoni propositi del tipo "domani si fa credito", senza data! Ma che significa migliorare il verde? Un albero in più o dieci parchi? Non si capisce nemmeno l'ordine di grandezza! Che significa potenziare la raccolta differenziata dei rifiuti? Passare dal 22% al 23% o al 65%? Quali gli obiettivi e le strategie? Buio totale! Che significa "politiche attive migliorative per la balneabilità della zona costiera"? A parte il timore che la "politica attiva" possa attivare solo il partito del mattone, che tipo di miglioramento si prevede? Solo strutturale? Ovvero pennelli e dighe a mare, strade, parcheggi? Ovvero le molto "fruttuose" costruzioni? Oppure si prevede un miglioramento della bistrattata qualità delle acque? Mah! Non è dato saperlo, nemmeno per sommi capi! Nell'elenco numerato delle azioni a "favore" dell'ambiente, poi, manca il punto sette! Meditate! Se poi qualcuno volesse giurare che l'ha letto, che crede in ciò che è scritto e che non c'è trucco, lo può dimostrare nel redigere un Bilancio Comunale per il 2012 tempestivo e condiviso con i cittadini, con impegni precisi, previsioni di spesa e tempistiche delle azioni. In verità, occorre un Bilancio Sociale Comunale che, nel caso non sia realizzato, faccia sentire il dovere di sacrosante dimissioni. Pochi primari obiettivi, chiari e da raggiungere nei tempi previsti. Un vero e proprio contratto, con tanto di penale.
Tale Bilancio Sociale deve insistere molto sull'ambiente, base del nostro benessere, perché fortemente trascurato negli ultimi anni, tanto da renderlo sempre peggiore (inquinamenti diffusi di aria, acqua e suolo; verde striminzito e sofferente; urbanistica e traffico pessimi).
Basterebbero alcune azioni coraggiose e rapide per alleviare le attuali sofferenze ambientali urbane:
- Rifiuti - adozione della strategia "Rifiuti Zero", per raggiungere il 65% di raccolta differenziata dei rifiuti entro il 2012.
- Verde - adozione della legge che prevede un albero per ogni nuovo nato; manutenzione efficiente del verde esistente; realizzazione di almeno due parchi verdi attrezzati entro il 2012.
- Aria - piano di monitoraggio urbano dell'aria con centraline fisse e mobili, entro Giugno 2012;
- Acqua - piano di monitoraggio delle acque che giungono a mare e della stessa acqua marina, per i principali inquinanti, con frequenza almeno settimanale durante il periodo balneare.
- Traffico - redazione di un Piano Urbano Traffico (PUT) a misura di uomo e non di auto; rendere efficiente la rete ciclabile con qualche utile nuovo collegamento; grande isola pedonale nel centro città; Park & Ride e parcheggio retro stazione FFSS. Il tutto entro Giugno 2012.
- Piano Urbanistico Generale (PUG) - Completare il suo iter, pensandolo come strumento per soddisfare i bisogni della gente, con due parole d'ordine: Partecipazione e Condivisione.
Nel contempo si possono avviare alcune grandi idee per il prossimo decennio. Per non fare un altro libretto dei sogni, cito solo un'idea fondamentale: lo sviluppo turistico dell'intero litorale barlettano, ecosostenibile e integrato con i beni naturali (Ofanto, spiagge e Ariscianne) e culturali (archeologici, storici e architettonici).Si prodigheranno i nostri governanti per tali obiettivi o vivacchieranno in attesa di un assessore all'ambiente, scelto solo con criteri di spietata lottizzazione politica, e indugiando per l'approvazione di un bilancio dissentito, al 30 di Agosto?».