Barletta, minacce di morte al poliziotto scomodo
Continua la catena di inquietanti avvertimenti. «Potrebbe trattarsi di uno squinternato», si limita a commentare il questore
mercoledì 23 giugno 2010
Un anonimo interlocutore avrebbe utilizzato il 113, il numero telefonico di pronto intervento della Polizia di Stato, per minacciare di morte l'ispettore superiore Antonio Corvasce, responsabile della squadra anticrimine del commissariato di Barletta e medaglia d'argento al valore civile.
Al commissariato di via Manzoni le bocche sono cucite. L'ispettore Corvasce è stato minacciato di morte, ma sull'identità dell' anonimo interlocutore c'è il mistero. Sull'episodio, sono state avviate indagini da parte degli stessi uomini del commissariato ai comandi del primo dirigente Angelo Tedeschi e coordinati dal sostituto procuratore Mirella Conticelli del Tribunale di Trani. Accertamenti sono stati avviati per risalire all'autore della telefonata visto che le chiamate al 113 sono sempre registrate. Non è escluso, però, che l'interlocutore possa aver utilizzato un telefono pubblico e, quindi, in questo caso, la sua identificazione potrebbe risultare più complessa.
In servizio nel commissariato di Barletta dal 1991, l'ispettore Corvasce è all'anticrimine dal 1997 e le sue indagini sono spesso state fondamentali per mandare dietro le sbarre esponenti di spicco della criminalità barlettana e non solo. Ultimamente, insieme ai colleghi del commissariato, l'ispettore Antonio Corvasce aveva preso parte all'operazione antidroga denominata «Colosseum» che consentì di sgominare un gruppo di giovani spacciatori, arrestando ben 14 persone. Le minacce al poliziotto barlettano seguono solo di qualche giorno un atto grave episodio intimidatorio ai danni, questa volta, dei giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno della redazione del Nord Barese.
Al commissariato di via Manzoni le bocche sono cucite. L'ispettore Corvasce è stato minacciato di morte, ma sull'identità dell' anonimo interlocutore c'è il mistero. Sull'episodio, sono state avviate indagini da parte degli stessi uomini del commissariato ai comandi del primo dirigente Angelo Tedeschi e coordinati dal sostituto procuratore Mirella Conticelli del Tribunale di Trani. Accertamenti sono stati avviati per risalire all'autore della telefonata visto che le chiamate al 113 sono sempre registrate. Non è escluso, però, che l'interlocutore possa aver utilizzato un telefono pubblico e, quindi, in questo caso, la sua identificazione potrebbe risultare più complessa.
In servizio nel commissariato di Barletta dal 1991, l'ispettore Corvasce è all'anticrimine dal 1997 e le sue indagini sono spesso state fondamentali per mandare dietro le sbarre esponenti di spicco della criminalità barlettana e non solo. Ultimamente, insieme ai colleghi del commissariato, l'ispettore Antonio Corvasce aveva preso parte all'operazione antidroga denominata «Colosseum» che consentì di sgominare un gruppo di giovani spacciatori, arrestando ben 14 persone. Le minacce al poliziotto barlettano seguono solo di qualche giorno un atto grave episodio intimidatorio ai danni, questa volta, dei giornalisti della Gazzetta del Mezzogiorno della redazione del Nord Barese.