Barletta, ma quali 100 chiese
Lo storico barlettano Victor Rivera Magos smentisce una teoria storica
venerdì 2 aprile 2010
17.37
Victor Rivera Magos ha 32 anni. Si è laureato in storia presso l' Università di Siena, attualmente dottorando di ricerca in storia medievale a Siena, è membro dell'associazione del Centro di studi Normanno – Svevi dell'Università di Bari. Fondatore dell'associazione La Democrazia delle Parole.
Ha all' attivo un saggio sulla storia di Ceglie Messapica e un articolo nell'archivio storico pugliese dal titolo: Rapporti di potere a Barletta tra età sveva e primo angioina (1232 – 1282), lo incontro nel suo studio e gli pongo qualche domanda.
La teoria delle 100 chiese barlettane è storicamente fondata?
La teoria sarebbe valida se la considerassimo una leggenda, infatti bisogna considerare che una stessa chiesa, può essere soggetta a cambi di titolatura, ad abbattimenti, ricostruzioni o a cambi di ubicazione nel corso del tempo, ciò significa che a Barletta non esistevano contemporaneamente 100 chiese, magari 100 e più titolazioni nel corso dei secoli. Tuttavia localizzandole precisamente nel tempo, le chiese potevano essere anche meno.
Quindi, chi ha scritto questi volumi sulle 100 chiese barlettane, ha male interpretato i documenti storici?
Ci sono casi in cui i documenti storici sono stati male interpretati, e ciò è causato da sbagliata metodologia storica.
Ma questi libri di storia barlettana, su cosa si fondano?
Su vecchi e antiquati studi, e quindi su vecchi errori, causati dal fatto che anticamente non esisteva una metodologia scientifica, spesso chi scrive questi libri non sono storici, bensì persone con l'hobby della storia.
L'ambiente intellettuale barlettano è vivo?
Ha all' attivo un saggio sulla storia di Ceglie Messapica e un articolo nell'archivio storico pugliese dal titolo: Rapporti di potere a Barletta tra età sveva e primo angioina (1232 – 1282), lo incontro nel suo studio e gli pongo qualche domanda.
La teoria delle 100 chiese barlettane è storicamente fondata?
La teoria sarebbe valida se la considerassimo una leggenda, infatti bisogna considerare che una stessa chiesa, può essere soggetta a cambi di titolatura, ad abbattimenti, ricostruzioni o a cambi di ubicazione nel corso del tempo, ciò significa che a Barletta non esistevano contemporaneamente 100 chiese, magari 100 e più titolazioni nel corso dei secoli. Tuttavia localizzandole precisamente nel tempo, le chiese potevano essere anche meno.
Quindi, chi ha scritto questi volumi sulle 100 chiese barlettane, ha male interpretato i documenti storici?
Ci sono casi in cui i documenti storici sono stati male interpretati, e ciò è causato da sbagliata metodologia storica.
Ma questi libri di storia barlettana, su cosa si fondano?
Su vecchi e antiquati studi, e quindi su vecchi errori, causati dal fatto che anticamente non esisteva una metodologia scientifica, spesso chi scrive questi libri non sono storici, bensì persone con l'hobby della storia.
L'ambiente intellettuale barlettano è vivo?
Si, ci sono dei seri studiosi barlettani nel campo storico come Luisa de Rosa ( docente di storia dell' arte medievale presso l'Università di Bari), Antonio Diviccaro, Danila Fiorella, Luigi Di Benedetto. Tutti questi studiosi utilizzano una metodologia, ma non sono considerati come intellettuali, poiché nell' ambiente intellettuale barlettano domina il conservatorismo e il provincialismo, non si vuole valorizzare le novità.
Ringraziamo il dottor Rivera Magos, è una persona preziosa ed interessante portatore di novità in senso storico su Barletta. Saremo lieti di averlo nuovamente sui nostri spazi.
Ringraziamo il dottor Rivera Magos, è una persona preziosa ed interessante portatore di novità in senso storico su Barletta. Saremo lieti di averlo nuovamente sui nostri spazi.