Barletta is raining, cronaca di una periferia allagata
Fotogrammi di dissesto e maltempo
domenica 27 aprile 2014
17.40
Barletta is raining (Barletta sta piovendo, letteralmente) è un dato di fatto. Dopo venti minuti di pioggia (proprio venti di orologio) nemmeno troppo torrenziale si ricompone l'antica lotta tra le automobili e una periferia bisognosa di traffico, disagi, problemi e un po' di sana tendenza alle immersioni.
Purtroppo non potevamo darci al divertente sport di schizzare i passanti, a causa dell'orario (alle 16.30 di domenica il barlettano tipo è tra il secondo e l'ammazzacaffè) e a causa del grido di dolore che sospensioni, freni e motore emettevano mal gradendo così tanta acqua in circolo. E' uno sport molto praticato però, chiedete pure agli indigeni.
Ci siamo assestati su una velocità che avrebbe annoiato una lumaca per vedere l'effetto, e sinceramente continuo a preferire la periferia al centro. Almeno su via Barberini, via Paolo Ricci, Via delle Belle Arti ci si diverte in auto a scovare piccole e grandi pozzanghere. E dà una certa soddisfazione entrare proprio dall'ingresso di Barberini verso la città: tra larghezza della strada, manto stradale modello Calcutta, affabile campo rom sulla destra e manifesti pubblicitari di discount sulla sinistra, sembra di entrare nella periferia di una capitale europea.
Ah, proprio le europee stanno arrivando. Propongo di organizzare da queste parti qualche comizio. Magari quando piove. Almeno se qualche candidato prende appunti della situazione di Barletta avrà qualcosa da proporre nell'emiciclo, qualche dossier del tipo Barletta is burning... raining, scusate.
Purtroppo non potevamo darci al divertente sport di schizzare i passanti, a causa dell'orario (alle 16.30 di domenica il barlettano tipo è tra il secondo e l'ammazzacaffè) e a causa del grido di dolore che sospensioni, freni e motore emettevano mal gradendo così tanta acqua in circolo. E' uno sport molto praticato però, chiedete pure agli indigeni.
Ci siamo assestati su una velocità che avrebbe annoiato una lumaca per vedere l'effetto, e sinceramente continuo a preferire la periferia al centro. Almeno su via Barberini, via Paolo Ricci, Via delle Belle Arti ci si diverte in auto a scovare piccole e grandi pozzanghere. E dà una certa soddisfazione entrare proprio dall'ingresso di Barberini verso la città: tra larghezza della strada, manto stradale modello Calcutta, affabile campo rom sulla destra e manifesti pubblicitari di discount sulla sinistra, sembra di entrare nella periferia di una capitale europea.
Ah, proprio le europee stanno arrivando. Propongo di organizzare da queste parti qualche comizio. Magari quando piove. Almeno se qualche candidato prende appunti della situazione di Barletta avrà qualcosa da proporre nell'emiciclo, qualche dossier del tipo Barletta is burning... raining, scusate.