Barletta, in corso Garibaldi per sensibilizzare sul referendum
Alle 20.00, con la musica del Collettivo Mediterraneo Radicale. Una presa di posizione forte del Comitato "2 Sì per l'Acqua bene Comune"
giovedì 26 maggio 2011
Il comitato "2 Sì per l'Acqua Bene Comune" e il coordinamento antinucleare "Salute-Ambiente-Energia" organizzano oggi a Barletta, sullo spazio antistante il Punto Einaudi in c.so Garibaldi alle ore 20, una iniziativa per sensibilizzare la cittadinanza sul referendum del 12-13 giugno, con l'esibizione del Collettivo Mediterraneo Radicale, che riunisce musicisti ed altri artisti improvvisatori radicali, a cui seguirà un aperitivo di autoproduzioni a cura della Giovane Compagnia Meridionale.
Questa iniziativa è l'ennesima occasione di informazione e sensibilizzazione programmata dai comitati referendari della nostra città per ovviare alla censura sul referendum attuata dal governo centrale che teme che l'esito della consultazione popolare possa deludere le aspettative di speculazione economica di alcuni potentati economici. Il governo non solo non informa i cittadini sul referendum, ma propone disegni di legge come il decreto Omnibus, che verrà votato in questi giorni, col fine di boicottare i referendum ed evitare la consultazione popolare. La moratoria inserita nel decreto Omnibus bloccherebbe il programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio degli impianti nucleari sul territorio nazionale solo in prospettiva del referendum; il programma verrebbe poi ripreso dopo il referendum. E' evidente che questa moratoria vuole solo evitare che i cittadini si esprimano ed affermino il loro diritto di rifiutare un'energia sporca, antiquata e pericolosa.
Il governo ci dà una ragione in più per andare a votare: non deleghiamo ad altri decisioni che riguardano la nostra salute, la nostra sicurezza, l'ambiente in cui viviamo e i beni comuni. Il 12 e il 13 giugno dobbiamo votare Sì al referendum per vietare il nucleare e per proteggere l'acqua come bene comune.
Questa iniziativa è l'ennesima occasione di informazione e sensibilizzazione programmata dai comitati referendari della nostra città per ovviare alla censura sul referendum attuata dal governo centrale che teme che l'esito della consultazione popolare possa deludere le aspettative di speculazione economica di alcuni potentati economici. Il governo non solo non informa i cittadini sul referendum, ma propone disegni di legge come il decreto Omnibus, che verrà votato in questi giorni, col fine di boicottare i referendum ed evitare la consultazione popolare. La moratoria inserita nel decreto Omnibus bloccherebbe il programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio degli impianti nucleari sul territorio nazionale solo in prospettiva del referendum; il programma verrebbe poi ripreso dopo il referendum. E' evidente che questa moratoria vuole solo evitare che i cittadini si esprimano ed affermino il loro diritto di rifiutare un'energia sporca, antiquata e pericolosa.
Il governo ci dà una ragione in più per andare a votare: non deleghiamo ad altri decisioni che riguardano la nostra salute, la nostra sicurezza, l'ambiente in cui viviamo e i beni comuni. Il 12 e il 13 giugno dobbiamo votare Sì al referendum per vietare il nucleare e per proteggere l'acqua come bene comune.