Barletta, il sindaco Maffei chiede la sede legale
Domani un importante comizio. Indispensabile una civile mobilitazione
martedì 11 maggio 2010
16.29
E' in programma a Barletta alle ore 19.30 di domani, mercoledì 12 maggio, nella piazzetta Mons. Giuseppe Damato (già piazza Monte di Pietà) un comizio del Sindaco di Barletta, ing. Nicola Maffei, sul tema dell'assegnazione della sede legale della sesta Provincia pugliese.
«Come più alta carica della città che, storicamente, si è adoperata con solare impegno per cogliere l'obiettivo della nuova provincia pugliese – dichiara il Sindaco Maffei –, reputo indispensabile una civile mobilitazione per rivendicare il giusto diritto di Barletta all'assegnazione della sede legale dell'Ente. Il mio comizio, sintetizzando questa legittima ambizione ed il comune sentire della città sull'argomento, coinvolgerà i rappresentanti istituzionali barlettani in seno alla Giunta e al Consiglio regionale, provinciale e comunale, tutte le forze politiche locali ed il Comitato di Lotta "Barletta Provincia". Sia questo il miglior emblema della coralità che deve distinguerci in questo momento fondamentale della storia cittadina. Naturalmente mi aspetto una massiccia e assolutamente corretta partecipazione popolare».
«Come più alta carica della città che, storicamente, si è adoperata con solare impegno per cogliere l'obiettivo della nuova provincia pugliese – dichiara il Sindaco Maffei –, reputo indispensabile una civile mobilitazione per rivendicare il giusto diritto di Barletta all'assegnazione della sede legale dell'Ente. Il mio comizio, sintetizzando questa legittima ambizione ed il comune sentire della città sull'argomento, coinvolgerà i rappresentanti istituzionali barlettani in seno alla Giunta e al Consiglio regionale, provinciale e comunale, tutte le forze politiche locali ed il Comitato di Lotta "Barletta Provincia". Sia questo il miglior emblema della coralità che deve distinguerci in questo momento fondamentale della storia cittadina. Naturalmente mi aspetto una massiccia e assolutamente corretta partecipazione popolare».