Barletta ha le sue "piscine comunali", ma solo quando piove

Il quartiere Patalini inzaccherato dalle acque di questi giorni. Disagi per macchine e persone

mercoledì 18 aprile 2012 11.19
A cura di Luca Guerra
Barletta, ecco le tue "piscine comunali". Risolti i dilemmi riguardanti la location, i tempi di attuazione del progetto, le modalità di accesso alle stesse: ubicate, forse, un pò in periferia, è vero, ma tutti vi possono entrare, non c'è bisogno di costume, occhialini e cuffie, l'ingresso è totalmente gratuito e libero. Basta avere una macchina o in alternativa degli stivali, e soprattutto tanto coraggio. No, non è un pesce d'aprile che arriva con un certo ritardo, bensì l'amara constatazione che emerge passando per le vie del quartiere "Patalini" (e non solo) in un grigio martedì di pioggia sulla città di Barletta, in questo autunno che di finire e lasciare il passo alla primavera non sembra avere minimamente l'intenzione. E' proprio in quelle vie che sorgono, ormai da anni e nonostante le continue segnalazioni degli abitanti, vere e proprie piscine che si sono presentate dopo le abbondanti piogge cadute sulle teste dei cittadini barlettani.

La "piscina" in questione, come da apposite virgolette è facile intuire, non è però una come tante, con regolari bordi, copertura e scivolo, bensì è costituita da metri cubi di acqua fangosa che galleggia ben oltre la superficie del manto stradale, "invadendo" marciapiedi e terreni limitrofi: vere e proprie piscine premoderne, che però creano soltanto disagi, e difficilmente sono frequentabili dai tanti cittadini barlettani appassionati di nuoto. Come altro definire le pozzanghere che ciclicamente avvolgono il quartiere nella periferia Ovest di Barletta ogniqualvolta l'acqua piovana superi i livelli minimi? Sulla nostra città, dal pomeriggio di sabato fino a ieri pomeriggio sono caduti circa 150 mm di pioggia, questo è vero, ma non è possibile pensare che bastino alcune giornate di pioggia per dar vita alle enormi pozzanghere che vediamo nella photogallery allegata. Ad essere colti impreparati da questa, si spera, ultima pioggia di stagione non sono stati i cittadini senz'auto, ma soprattutto -e ancora una volta- le strade di Barletta.

Camminare per le vie del quartiere Patalini ieri appariva praticamente impossibile: marciapiedi sormontati dall'acqua e attraversamenti pedonali allagati. Nè la conformazione del manto stradale nè la collocazione dei tombini hanno facilitato lo scorrere dell'acqua che, già piuttosto sporca, ha poi stagnato lungo i bordi delle strade. La "performance" più evidente si poteva notare nei pressi delle rotatorie di cui la zona è zeppa, ma il non plus ultra è stato raggiunto all'incrocio tra Viale Dante Alighieri e via Giuseppe Palmitessa, sulla biforcazione che conduce all'asse attrezzato per la Strada Statale 16 Bis. Lo slargo che si compone tra le due strade è stato completamente invaso dall'acqua, costringendo gli automobilisti di passaggio, tanti per l'ìmportanza strategica della via in entrata e in uscita da Barletta, a compiere slalom fuori stagione, più conformi a una gara sciistica che a un periodo primaverile, al fine di preservare le loro vetture dall'acqua e dal fango, con esiti, ovviamente, ai limiti della comicità.

La ciliegina sulla torta di questa vicenda deriva dal fatto che più volte gli abitanti della zona si sono lamentati dei disagi creati dalle "piscine", chiaramente senza avere ascolto (in una delle recenti piogge invernali, la "piscina" è stata anche dotata di comode transenne per permettere l'ingresso in piscina ai natanti), e che gli allagamenti non sono circosscritti, ma riguardano anche altre zone di Barletta: via Callano, l'intero quartiere Barberini, via da Vinci e, sovente anche via Fermi. Una situazione ormai tristemente consueta a Barletta, che ha trovato il proprio palco questa volta tra vie dedicate rispettivamente a un poeta, il Sommo, e a un avvocato e politico barlettano. L'acqua ha ispirato tanti scritti preziosi, ma di poetico in questa pioggia mista a fanghiglia c'era ben poco, chiedere agli sventurati autisti delucidazioni in merito, ai quale spesso non resta che dotarsi di pinne, fucili ed occhiali, o per i meno esperti di antiestetici salvagenti. Piuttosto ci sarebbe bisogno finalmente di una soluzione per dirimere questa controversia, un costante disagio, ma il nostro dubbio è che come da tempo accade continuerà, manco a dirlo, a piovere ancora sul bagnato.
Pioggia, piscine e pozzanghere © Enrico Gorgoglione
Pioggia, piscine e pozzanghere © Enrico Gorgoglione
Pioggia, piscine e pozzanghere © Enrico Gorgoglione
Pioggia, piscine e pozzanghere © Enrico Gorgoglione
Pioggia, piscine e pozzanghere © Enrico Gorgoglione
Pioggia, piscine e pozzanghere © Enrico Gorgoglione
Pioggia, piscine e pozzanghere © Enrico Gorgoglione
Pioggia, piscine e pozzanghere © Enrico Gorgoglione
Pioggia, piscine e pozzanghere © Enrico Gorgoglione
Si ringrazia Enrico Gorgoglione per la gentile collaborazione.