Barletta, ennesimo furto alla Farmacia Scommegna in corso Vittorio Emanuele
Le farmacie sono ancora soggetti sensibili alle effrazioni. «Non è il primo furto»
venerdì 21 gennaio 2011
12.00
Leggerezza, quasi indifferenza nei riguardi dell'ennesimo furto perpetrato ai danni della centralissima farmacia Scommegna in C.so Vittorio Emanuele, 226. All'incirca alle 03.00 di questa notte due ignoti con passamontagna sono riusciti a violare la saracinesca dell'esercizio quel tanto che è bastato ad uno dei due per entrare e prelevare l'intera cassa nel giro di pochi minuti.
I segni di effrazione si limitano alla saracinesca che appare, oltre che deformata dal "piede di porco" utilizzato per far leva, con due forti di trapano tramite i quali i ladri hanno potuto piegare le staffe di sicurezza (anch'esse risultano pesantemente torte) e dunque annullare il "fermo". Oltre al furto della cassa (stamane prontamente sostituita per il prosieguo del lavoro), sono stati violati alcuni cassetti di medicinali ove tuttavia tuttora non sembra esserci mancanza; amara sorpresa dunque per i titolari che hanno verificato la forzatura solo stamane, avvisando i locali Carabinieri, prontamente intervenuti.
«Non è assolutamente la prima volta», sottolinea la dottoressa, «non bisogna abbassare la guardia, dal 23 dicembre scorso è la terza volta che subiamo un tentativo di rapina: se la prima volta non sono riusciti a forzare la saracinesca, e la seconda hanno violato il distributore di preservativi esterno, questa per loro è stata la volta "buona", come già capitato un anno fa».
Non si è trattato sicuramente di sprovveduti, il furto è durato pochissimo e compiuto da professionisti: questi hanno sempre puntato le torce, con cui hanno illuminato la scena, verso le telecamere interne annullandone la capacità di registrazione. Inoltre i due precisi fori di trapano, indicano una perizia piuttosto elevata.
Le indagini sono tuttora in corso.
I segni di effrazione si limitano alla saracinesca che appare, oltre che deformata dal "piede di porco" utilizzato per far leva, con due forti di trapano tramite i quali i ladri hanno potuto piegare le staffe di sicurezza (anch'esse risultano pesantemente torte) e dunque annullare il "fermo". Oltre al furto della cassa (stamane prontamente sostituita per il prosieguo del lavoro), sono stati violati alcuni cassetti di medicinali ove tuttavia tuttora non sembra esserci mancanza; amara sorpresa dunque per i titolari che hanno verificato la forzatura solo stamane, avvisando i locali Carabinieri, prontamente intervenuti.
«Non è assolutamente la prima volta», sottolinea la dottoressa, «non bisogna abbassare la guardia, dal 23 dicembre scorso è la terza volta che subiamo un tentativo di rapina: se la prima volta non sono riusciti a forzare la saracinesca, e la seconda hanno violato il distributore di preservativi esterno, questa per loro è stata la volta "buona", come già capitato un anno fa».
Non si è trattato sicuramente di sprovveduti, il furto è durato pochissimo e compiuto da professionisti: questi hanno sempre puntato le torce, con cui hanno illuminato la scena, verso le telecamere interne annullandone la capacità di registrazione. Inoltre i due precisi fori di trapano, indicano una perizia piuttosto elevata.
Le indagini sono tuttora in corso.