Barletta e lo scalo merci in mano agli stranieri
Preoccupazione per i cittadini, preoccupanti le segnalazioni
lunedì 7 agosto 2017
0.28
La stazione ferroviaria continua ad essere piena di gente che bivacca e lascia rifiuti di ogni tipo mentre lo scalo merci di Barletta è nel degrado ed in totale assedio di stranieri, la cui presenza preoccupa notevolmente gli abitanti.
È incredibile che ciò accada a pochi metri dal centro cittadino, in un periodo in cui aumenta la presenza di turisti (qualcuno ha detto vocazione turistica di Barletta?). L'occupazione sembra essere permanente data la familiarità con i luoghi che questi soggetti dimostrano: ogni giorno, nella stazione centrale vi è una presenza costante di individui che quantomeno generano una situazione allarmante. Le riprese fatte a distanza con un cellulare di fortuna da un abitante della zona, mostrano che gli stessi occupanti abusivi, oltre a soggiornarvi e a stendere la biancheria, utilizzano anche tombini per motivi non chiari. Le altre aree di traffico pedonale della stazione, compresa la hall, sono frequentate da un gran numero di senzatetto, che spesso appaiono "alticci" e ancor più spesso li troviamo dediti a chiedere insistentemente denaro o regali ai pendolari e i turisti di passaggio.
La situazione appare complicatissima agli occhi dei turisti e dei cittadini, e complice l'esiguità delle unità operative presenti sul territorio delle forze dell'ordine a Barletta, spesso non si riesce a tenere sotto controllo la questione. Inimmaginabile con queste premesse pensare di presidiare quotidianamente la stazione e lo scalo merci. Spesso giungono in redazione le segnalazioni dei cittadini, come quella di una cittadina barlettana di 26 anni - residente nella zona centrale della città e a meno di trecento metri della stazione - segnalava di "essere stata inseguita da un extra comunitario, che indossava una giacca militare e un cappello scuro" o della cittadina che in soccorso di due ragazze chiamava i carabinieri tempestivamente intervenuti perché "un ragazzo di colore le stava importunando, specialmente a una ragazza le stava addosso" - dichiarando poi - "abbiamo avuto tanta paura: anche se in orario di punta nessuno ci difendeva. Io sono scappata verso il bar Fontana, aspettando l'arrivo di mio marito".
Non bisogna certamente creare allarmismi, né evidenziare le differenti etnie degli abusivi occupanti la stazione e lo scalo merci, ma le immagini inviate dalla lettrice esprimono chiaramente lo stato dei luoghi e sono inequivocabili, e le parole che accompagnano esprimono molta preoccupazione degli abitanti della zona. Auspicabile un intervento di controllo da parte degli operatori delle forze dell'ordine e in una presenza più costante sul territorio.
È incredibile che ciò accada a pochi metri dal centro cittadino, in un periodo in cui aumenta la presenza di turisti (qualcuno ha detto vocazione turistica di Barletta?). L'occupazione sembra essere permanente data la familiarità con i luoghi che questi soggetti dimostrano: ogni giorno, nella stazione centrale vi è una presenza costante di individui che quantomeno generano una situazione allarmante. Le riprese fatte a distanza con un cellulare di fortuna da un abitante della zona, mostrano che gli stessi occupanti abusivi, oltre a soggiornarvi e a stendere la biancheria, utilizzano anche tombini per motivi non chiari. Le altre aree di traffico pedonale della stazione, compresa la hall, sono frequentate da un gran numero di senzatetto, che spesso appaiono "alticci" e ancor più spesso li troviamo dediti a chiedere insistentemente denaro o regali ai pendolari e i turisti di passaggio.
La situazione appare complicatissima agli occhi dei turisti e dei cittadini, e complice l'esiguità delle unità operative presenti sul territorio delle forze dell'ordine a Barletta, spesso non si riesce a tenere sotto controllo la questione. Inimmaginabile con queste premesse pensare di presidiare quotidianamente la stazione e lo scalo merci. Spesso giungono in redazione le segnalazioni dei cittadini, come quella di una cittadina barlettana di 26 anni - residente nella zona centrale della città e a meno di trecento metri della stazione - segnalava di "essere stata inseguita da un extra comunitario, che indossava una giacca militare e un cappello scuro" o della cittadina che in soccorso di due ragazze chiamava i carabinieri tempestivamente intervenuti perché "un ragazzo di colore le stava importunando, specialmente a una ragazza le stava addosso" - dichiarando poi - "abbiamo avuto tanta paura: anche se in orario di punta nessuno ci difendeva. Io sono scappata verso il bar Fontana, aspettando l'arrivo di mio marito".
Non bisogna certamente creare allarmismi, né evidenziare le differenti etnie degli abusivi occupanti la stazione e lo scalo merci, ma le immagini inviate dalla lettrice esprimono chiaramente lo stato dei luoghi e sono inequivocabili, e le parole che accompagnano esprimono molta preoccupazione degli abitanti della zona. Auspicabile un intervento di controllo da parte degli operatori delle forze dell'ordine e in una presenza più costante sul territorio.