Barletta e le droghe: Pablo ci spiega perché si fuma l’erba
Nella città della Disfida, in sordina, è diffuso l'uso di cannabis. Fenomeno in crescita soprattutto tra i giovanissimi
martedì 13 agosto 2013
11.16
Fenomeno in preoccupante crescita quello dell'uso e abuso delle droghe leggere, particolarmente prediletta la cannabis, soprattutto tra i giovanissimi che, noncuranti degli effetti gravemente deleteri della sostanza, si approcciano a essa sin dalla prima adolescenza. Per indagarne la portata nella città di Barletta e comprendere in che modo poter contrastare un fenomeno sempre più dilagante, principiando quindi dalla corretta informazione, abbiamo posto alcune domande a Pablo (nome di fantasia).
E' semplice comprare marijuana, in che modo te la procuri generalmente?
«Trovarla è semplicissimo, mentre io me la produco autonomamente, evitando di contribuire al giro di criminalità che ruota intorno allo spaccio delle droghe. Generalmente i ragazzini comprano qualcosa di cui non sono assolutamente consapevoli, vanno ad assumere sostanze rielaborate chimicamente. Io fortunatamente per produrla ho dovuto cercare delle informazioni, mi sono documentato per ottenere un prodotto quanto più naturale possibile».
Credi che a Barletta l'uso di cannabis sia in diffusione?
«Basti pensare che più del 70% o 80% dei giovani barlettani fa uso di cannabis per capire le proporzioni del fenomeno, sicuramente si registra nel corso degli anni un lieve aumento dovuto al ricorso alle droghe leggere, differentemente dagli anni passati in cui molti ripiegavano su eroina o cocaina».
Qual è il target interessato?
«Si inizia a fumare a partire dai 15 anni, o forse già dalle scuole medie, a giungere fino ai 40 o 50 anni».
Cosa spinge all'uso di una droga leggera?
«Sicuramente il basso costo rende la cannabis facilmente accessibile come droga leggera, andando ad incrementarne l'uso. Il motivo principale per cui la si usa è il semplice pervenire ad uno sballo leggero, piacevole e rilassante che ti riporta immediatamente a tornare in te stesso senza lasciare segni. Io ne faccio uso quando non ho impegni, lasciandomi trasportare dall'effetto».
L'uso a lungo termine causa problemi a tuo parere?
«Personalmente credo che vi siano numerose macchinazioni che spingono a far credere negli effetti deleteri della cannabis, a mio parere non vi può essere nessuna controindicazione».
Che ne pensi della legalizzazione?
«Sicuramente sarebbe un'ottima prospettiva, soprattutto per la nostra città, dove comunque, legalizzazione o meno, l'uso è diffusissimo».
Nel caso in cui un domani uno dei tuoi figli ne facesse uso, come reagiresti?
«Gli direi solo di farlo consapevolmente, è necessario che sia una persona adulta per poter decidere di se stesso».
E' semplice comprare marijuana, in che modo te la procuri generalmente?
«Trovarla è semplicissimo, mentre io me la produco autonomamente, evitando di contribuire al giro di criminalità che ruota intorno allo spaccio delle droghe. Generalmente i ragazzini comprano qualcosa di cui non sono assolutamente consapevoli, vanno ad assumere sostanze rielaborate chimicamente. Io fortunatamente per produrla ho dovuto cercare delle informazioni, mi sono documentato per ottenere un prodotto quanto più naturale possibile».
Credi che a Barletta l'uso di cannabis sia in diffusione?
«Basti pensare che più del 70% o 80% dei giovani barlettani fa uso di cannabis per capire le proporzioni del fenomeno, sicuramente si registra nel corso degli anni un lieve aumento dovuto al ricorso alle droghe leggere, differentemente dagli anni passati in cui molti ripiegavano su eroina o cocaina».
Qual è il target interessato?
«Si inizia a fumare a partire dai 15 anni, o forse già dalle scuole medie, a giungere fino ai 40 o 50 anni».
Cosa spinge all'uso di una droga leggera?
«Sicuramente il basso costo rende la cannabis facilmente accessibile come droga leggera, andando ad incrementarne l'uso. Il motivo principale per cui la si usa è il semplice pervenire ad uno sballo leggero, piacevole e rilassante che ti riporta immediatamente a tornare in te stesso senza lasciare segni. Io ne faccio uso quando non ho impegni, lasciandomi trasportare dall'effetto».
L'uso a lungo termine causa problemi a tuo parere?
«Personalmente credo che vi siano numerose macchinazioni che spingono a far credere negli effetti deleteri della cannabis, a mio parere non vi può essere nessuna controindicazione».
Che ne pensi della legalizzazione?
«Sicuramente sarebbe un'ottima prospettiva, soprattutto per la nostra città, dove comunque, legalizzazione o meno, l'uso è diffusissimo».
Nel caso in cui un domani uno dei tuoi figli ne facesse uso, come reagiresti?
«Gli direi solo di farlo consapevolmente, è necessario che sia una persona adulta per poter decidere di se stesso».