Barletta e i passaggi a livello, un amore mai nato

La segnalazione "corre" sul web, pratiche spericolate nel quotidiano

domenica 15 giugno 2014
A cura di Luca Guerra
La scena è di quelle purtroppo consuete a Barletta: una lunga attesa al passaggio a livello, a cui d'estate si aggiunge una canicola che certo non agevola le soste sotto il sole, e qualcuno decide di attraversare, a piedi o addirittura tentando di evitare il "pit-stop" a barre in chiusura con la propria auto, la barra che delimita-in teoria-i limiti tra spazi valicabili e spazi chiusi ai pedoni.

Macchina ferma all'interno del passaggio a livello di via Milano
Questa volta, però, la scena approda su Facebook, esattamente su "Cosa non va a Barletta", gruppo che reca in sé il commento al proprio nome. La location è in via Milano, e a essere immortalati sono due signori oltre la mezza età, presumibilmente marito e moglie, a bordo della propria auto "intrappolata" nell'area interdetta al transito, e due pedoni che forse gli si avvicinano per aiutarli o addirittura transitano anch'essi in zona. Gli interventi di "aiuto" agli intrappolati - ci raccontano - dura alcuni minuti, salvo poi lasciare l'auto a bordo dei binari e attendere che il treno faccia il suo percorso. Un amore mai nato, quello tra i barlettani e i passaggi a livello, talvolta in maniera giustificata (vedi attese di 45 minuti alle sbarre presenti in via Andria), ma che non dovrebbe mai portare a slanci di imprudenza che a volte, purtroppo, risultano anche fatali, come il recente passato ci ha purtroppo dimostrato in città.

Anche in questa circostanza è utile ricordare le regole fondamentali da osservare quando ci si accinge ad attraversare un passaggio a livello: Seguire scrupolosamente queste semplici norme, disciplinate dall'articolo 147 del Codice della Strada, può contribuire in maniera determinante a salvaguardare l'incolumità delle persone.
(Twitter: @GuerraLuca88)