Barletta e i dubbi sul parco eolico off-shore: interviene la Commissione Ambiente
«Concordi nella necessità di coinvolgere attivamente la cittadinanza nella decisione»
giovedì 26 ottobre 2023
12.23
Parco eolico off-shore lungo le coste da Vieste a Monopoli: opportunità o danno per il territorio? Sulla delicata questione sono intervenuti i membri della VII Commissione Consiliare Permanente (Ambiente, Verde Pubblico, Servizi Pubblici), con una nota a firma della presidente Patrizia Mele.
«Nel mio ruolo di presidente, è mio dovere informare i cittadini che la VII Commissione Consiliare Ambiente sta attualmente valutando il progetto di un parco eolico offshore con l'obiettivo di bilanciare attentamente le opportunità offerte con i potenziali rischi connessi. Questa valutazione è scaturita dalla richiesta di parere formulata dalla Regione Puglia al Comune di Barletta.
Le sedute dei giorni 22, 25, 26 e 27 settembre, indette in tutta fretta a causa delle scadenze ristrette per esprimere il nostro giudizio, hanno consentito di mettere in luce alcuni aspetti chiave del progetto. In particolare, abbiamo potuto approfondire la discussione con gli esperti tecnici rappresentanti della società promotrice.
Durante questi incontri, sono emersi gli impatti potenziali che questa iniziativa potrebbe avere sul nostro ambiente e sulla nostra città. In particolare, si sono messi in evidenza i possibili vantaggi che questa iniziativa potrebbe portare all'ambiente e alla nostra città, soprattutto in riferimento alle misure di compensazione previste nel progetto. Tuttavia, è emerso altresì un quadro preoccupante sin da subito, caratterizzato dall'individuazione di una serie di potenziali effetti negativi a lungo termine che potrebbero gravare pesantemente sulla nostra comunità. Inoltre, sono sorte perplessità riguardo alle misure di compensazione proposte nel progetto, che sono sembrate inadeguate a mitigare il forte impatto previsto per Barletta.
Non si può trascurare che lo sviluppo delle energie rinnovabili, come il parco eolico offshore proposto nel nostro mare e nel nostro territorio, offre potenziali benefici in termini di riduzione delle emissioni, di crescita economica e di indipendenza energetica, ma è fondamentale considerare attentamente i possibili impatti negativi, non essendo affatto garantita la tutela del paesaggio e dell'ambiente marino e terrestre. A questo si aggiunga l'impatto socioeconomico (si pensi per esempio alle attività di pesca e al turismo marittimo) e le legittime preoccupazioni per la salute pubblica legate alle possibili ripercussioni delle radiazioni elettromagnetiche generate dalle reti di trasmissione dell'energia (elettrodotti).
La scelta di Barletta come sito di approdo, apparentemente finalizzata a minimizzare l'impatto ambientale (per chi?), solleva ulteriori questioni connesse alla pericolosità geomorfologica del tratto costiero interessato e alla presenza di un cordone dunale artificiale costituito da rifiuti pericolosi accumulati in vari decenni. Questi rifiuti potrebbero disperdersi in mare e nell'ambiente circostante a seguito delle opere previste. Ulteriori preoccupazioni riguardano le possibili interferenze delle reti di distribuzione dell'energia con le infrastrutture urbane preesistenti e il potenziale deprezzamento delle proprietà immobiliari nelle immediate vicinanze.
In luce di questo delicato dilemma ecologico e sociale, è imperativo che la comunità locale esprima la propria opinione per garantire che la decisione finale sia presa nell'interesse esclusivo del bene della nostra città e dei suoi residenti. Pertanto, la Commissione Ambiente, composta da me e dai consiglieri Rosa Cascella (vicepresidente), Marcello Lanotte, Giuseppe Dibenedetto, Michele Maffione e Antonio Comitangelo (sostituto), insieme all'assessore all'ambiente Pierpaolo Grimaldi e al Sindaco, nella seduta del 24 ottobre, ha concordato di coinvolgere attivamente il pubblico, organizzando un incontro di partecipazione pubblica previsto per i primi di novembre. Ulteriori informazioni saranno rese pubbliche nei prossimi giorni.
Confidiamo nell'ampia partecipazione e nell'appoggio della comunità al fine di affrontare questa complessa tematica con la massima responsabilità e dedizione».
«Nel mio ruolo di presidente, è mio dovere informare i cittadini che la VII Commissione Consiliare Ambiente sta attualmente valutando il progetto di un parco eolico offshore con l'obiettivo di bilanciare attentamente le opportunità offerte con i potenziali rischi connessi. Questa valutazione è scaturita dalla richiesta di parere formulata dalla Regione Puglia al Comune di Barletta.
Le sedute dei giorni 22, 25, 26 e 27 settembre, indette in tutta fretta a causa delle scadenze ristrette per esprimere il nostro giudizio, hanno consentito di mettere in luce alcuni aspetti chiave del progetto. In particolare, abbiamo potuto approfondire la discussione con gli esperti tecnici rappresentanti della società promotrice.
Durante questi incontri, sono emersi gli impatti potenziali che questa iniziativa potrebbe avere sul nostro ambiente e sulla nostra città. In particolare, si sono messi in evidenza i possibili vantaggi che questa iniziativa potrebbe portare all'ambiente e alla nostra città, soprattutto in riferimento alle misure di compensazione previste nel progetto. Tuttavia, è emerso altresì un quadro preoccupante sin da subito, caratterizzato dall'individuazione di una serie di potenziali effetti negativi a lungo termine che potrebbero gravare pesantemente sulla nostra comunità. Inoltre, sono sorte perplessità riguardo alle misure di compensazione proposte nel progetto, che sono sembrate inadeguate a mitigare il forte impatto previsto per Barletta.
Non si può trascurare che lo sviluppo delle energie rinnovabili, come il parco eolico offshore proposto nel nostro mare e nel nostro territorio, offre potenziali benefici in termini di riduzione delle emissioni, di crescita economica e di indipendenza energetica, ma è fondamentale considerare attentamente i possibili impatti negativi, non essendo affatto garantita la tutela del paesaggio e dell'ambiente marino e terrestre. A questo si aggiunga l'impatto socioeconomico (si pensi per esempio alle attività di pesca e al turismo marittimo) e le legittime preoccupazioni per la salute pubblica legate alle possibili ripercussioni delle radiazioni elettromagnetiche generate dalle reti di trasmissione dell'energia (elettrodotti).
La scelta di Barletta come sito di approdo, apparentemente finalizzata a minimizzare l'impatto ambientale (per chi?), solleva ulteriori questioni connesse alla pericolosità geomorfologica del tratto costiero interessato e alla presenza di un cordone dunale artificiale costituito da rifiuti pericolosi accumulati in vari decenni. Questi rifiuti potrebbero disperdersi in mare e nell'ambiente circostante a seguito delle opere previste. Ulteriori preoccupazioni riguardano le possibili interferenze delle reti di distribuzione dell'energia con le infrastrutture urbane preesistenti e il potenziale deprezzamento delle proprietà immobiliari nelle immediate vicinanze.
In luce di questo delicato dilemma ecologico e sociale, è imperativo che la comunità locale esprima la propria opinione per garantire che la decisione finale sia presa nell'interesse esclusivo del bene della nostra città e dei suoi residenti. Pertanto, la Commissione Ambiente, composta da me e dai consiglieri Rosa Cascella (vicepresidente), Marcello Lanotte, Giuseppe Dibenedetto, Michele Maffione e Antonio Comitangelo (sostituto), insieme all'assessore all'ambiente Pierpaolo Grimaldi e al Sindaco, nella seduta del 24 ottobre, ha concordato di coinvolgere attivamente il pubblico, organizzando un incontro di partecipazione pubblica previsto per i primi di novembre. Ulteriori informazioni saranno rese pubbliche nei prossimi giorni.
Confidiamo nell'ampia partecipazione e nell'appoggio della comunità al fine di affrontare questa complessa tematica con la massima responsabilità e dedizione».