Barletta, «Dopo 30 anni finalmente ce l'abbiamo fatta»
Attesa per l’interramento degli elettrodotti del quartiere Borgovilla-Patalini
giovedì 15 aprile 2010
19.28
Dopo 30 anni di "lotta" sembra che si stia giungendo alla conclusione di uno dei più grossi problemi che riguarda il Comune di Barletta, quello degli elettrodotti. Le opere, che prevedono l'interramento dei tre elettrodotti presenti nel quartiere Borgovilla – Patalini, costeranno all'incirca 12 milioni di euro. Soldi che saranno sborsati dal Comune per un'opera tanto attesa non solo dai residenti del quartiere, ma anche dal resto della cittadinanza perché i tre elettrodotti rappresentano un fonte pericolosa di onde elettromagnetiche.
La ditta che si occuperà di questi lavori sarà una delle ditte proprietarie di uno dei tre elettrodotti presenti, la Telat srl. Questa ha chiesto l'autorizzazione a procedere al Ministero dello Sviluppo Economico insieme con il Ministero dell'Ambiente e una volta ottenuta l'autorizzazione i lavori potranno cominciare. Tutto ciò con sommo gaudio per chi vede realizzarsi un'opera che in altri comuni (come Andria) era stata realizzata con non molte difficoltà già un po' di tempo fa. L'assessore ai Lavori Pubblici di Barletta, Antonio Gorgoglione, assicura che: «Il progetto è stato già approvato e i soldi sono stati messi da parte già nel bilancio 2009 ed ora sono visibili anche in quello del 2010».
I lavori in programma sono stati studiati «in armonia con quanto dettato dall'art.121 del T.U. del 11/12/1933 n. 1775, comparando le esigenze della pubblica utilità delle opere con gli interessi sia pubblici che privati coinvolti, in modo tale da recare il minore sacrificio possibile alle proprietà interessate, avendo avuto cura di vagliare le situazioni esistenti sui fondi da asservire rispetto anche alle condizioni dei terreni limitrofi». Vista perciò l'importanza delle stesse opere «è stato richiesto il carattere di inamovibilità e
pertanto le relative servitù di elettrodotto potranno essere imposte conseguentemente, in deroga alle disposizioni di cui all'art. 122, commi 4-5, del R.D. n. 1775/1933».
Concludo riportando la stessa esclamazione dell'assessore Antonio Gorgoglione: «dopo 30anni ce l'abbiamo fatta».
Speriamo bene.
La ditta che si occuperà di questi lavori sarà una delle ditte proprietarie di uno dei tre elettrodotti presenti, la Telat srl. Questa ha chiesto l'autorizzazione a procedere al Ministero dello Sviluppo Economico insieme con il Ministero dell'Ambiente e una volta ottenuta l'autorizzazione i lavori potranno cominciare. Tutto ciò con sommo gaudio per chi vede realizzarsi un'opera che in altri comuni (come Andria) era stata realizzata con non molte difficoltà già un po' di tempo fa. L'assessore ai Lavori Pubblici di Barletta, Antonio Gorgoglione, assicura che: «Il progetto è stato già approvato e i soldi sono stati messi da parte già nel bilancio 2009 ed ora sono visibili anche in quello del 2010».
I lavori in programma sono stati studiati «in armonia con quanto dettato dall'art.121 del T.U. del 11/12/1933 n. 1775, comparando le esigenze della pubblica utilità delle opere con gli interessi sia pubblici che privati coinvolti, in modo tale da recare il minore sacrificio possibile alle proprietà interessate, avendo avuto cura di vagliare le situazioni esistenti sui fondi da asservire rispetto anche alle condizioni dei terreni limitrofi». Vista perciò l'importanza delle stesse opere «è stato richiesto il carattere di inamovibilità e
pertanto le relative servitù di elettrodotto potranno essere imposte conseguentemente, in deroga alle disposizioni di cui all'art. 122, commi 4-5, del R.D. n. 1775/1933».
Concludo riportando la stessa esclamazione dell'assessore Antonio Gorgoglione: «dopo 30anni ce l'abbiamo fatta».
Speriamo bene.