Barletta da Urban Black diventa Urban Green
Un’iniziativa di ViviBarletta. Esposizione di opere d’arte e fotografiche
lunedì 5 dicembre 2011
19.33
Urban green, l'iniziativa organizzata da ViviBarletta con il Circolo Unione e tenutasi presso la Sala Conferenze venerdì 2, è il tentativo di progettare una nuova realtà urbana. Vivi Barletta, si fa in questa occasione, portavoce di interessi collettivi proponendo ai cittadini la progettazione di una città che possa coniugare in sé rispetto dell'ambiente e comodità di vita urbana. La serata, svoltasi all'insegna dello slogan "gli alberi migliorano la qualità della vita, piantiamola col cemento", si è evoluta con le considerazioni di Ruggiero Quarto,docente di geofisica all'Università di Bari. Il professore, fortemente esperto in materia ecologista, ha articolato il suo discorso attraverso una presentazione che ha messo in evidenza la problematicità dell'impatto dell'uomo sull'ambiente che in alcuni casi può diventare devastante. Infine, dando voce a possibili soluzioni, ottenibili attraverso il rispetto dell'ambiente, l'utilizzo di energie alternative e l'evitare degli sprechi, ricorda i tanti progetti di natura ecologica pensati insieme a Francesco Salerno e che ancora oggi potrebbero essere attuati e messi alla base di un futuro migliore per la città.
Parallelamente alla conferenza, nella stessa sala si è potuto ammirare l'esposizione di opere pittoriche e fotografiche: un percorso che nasce all'indomani del crollo avvenuto in via Roma e che rispecchia la sentita esigenza dell'impegno a cui si è voluto adempire, questa volta, in maniera particolare, abbracciando cioè l'universale linguaggio dell'arte. «Ho pensato a un percorso di arte e ho immaginato che ci fossero tre protagonisti: cemento,uomo e verde. Poi ho chiesto agli artisti di realizzare questo percorso di vita e di morte» spiega Raffaella Salerno,presidente di ViviBarletta, facendo un esplicito parallelo tra morte-cemento e vita-verde; parallelismo che si deduce dalla disposizione di cinque tele scure che danno l'idea della morte seguite da altre cinque realizzate con colori chiari che fanno invece pensare al verde e dunque alla vita.
La vicinanza di queste realtà non è dunque casuale ma è pensata per spiegare come un tragico evento si possa intrecciare con il vissuto esperienziale della vita quotidiana di ognuno. Notevoli infine, le foto che parlano di riqualificazione urbana in segno di rivincita, di rinascita: l'espressione di una città in rovina che tuttavia ha in serbo ancora una speranza.
Parallelamente alla conferenza, nella stessa sala si è potuto ammirare l'esposizione di opere pittoriche e fotografiche: un percorso che nasce all'indomani del crollo avvenuto in via Roma e che rispecchia la sentita esigenza dell'impegno a cui si è voluto adempire, questa volta, in maniera particolare, abbracciando cioè l'universale linguaggio dell'arte. «Ho pensato a un percorso di arte e ho immaginato che ci fossero tre protagonisti: cemento,uomo e verde. Poi ho chiesto agli artisti di realizzare questo percorso di vita e di morte» spiega Raffaella Salerno,presidente di ViviBarletta, facendo un esplicito parallelo tra morte-cemento e vita-verde; parallelismo che si deduce dalla disposizione di cinque tele scure che danno l'idea della morte seguite da altre cinque realizzate con colori chiari che fanno invece pensare al verde e dunque alla vita.
La vicinanza di queste realtà non è dunque casuale ma è pensata per spiegare come un tragico evento si possa intrecciare con il vissuto esperienziale della vita quotidiana di ognuno. Notevoli infine, le foto che parlano di riqualificazione urbana in segno di rivincita, di rinascita: l'espressione di una città in rovina che tuttavia ha in serbo ancora una speranza.