Barletta 'Comune ad economia turistica e città d'arte', l'ok della Giunta regionale
La città ha rispettato i parametri per essere inserita nell'elenco
martedì 25 maggio 2021
17.39
La Regione Puglia conferma la Città di Barletta nell'elenco regionale dei Comuni ad economia prevalentemente turistica e Città d'arte.
Lo ha deciso la Giunta regionale con una propria deliberazione (n°707 del 3 maggio 2021) che modifica le linee guida per l'iscrizione nel suddetto elenco.
Barletta, unica città della provincia BAT, ribadisce così la propria presenza nella ristretta lista di 18 Comuni ad economia prevalentemente turistica e Città d'arte così come determinato dall'Ente regionale già nel 2017.
Per entrare nel particolare elenco i Comuni devono rispettare parametri precisi come, tra gli altri, la capacità ricettiva, gli arrivi e le presenze turistiche in rapporto alla popolazione, le strutture ricettive presenti sul territorio, i complessi monumentali riconosciuti di notevole interesse storico e artistico, ampia presenza di opere d'arte singole o in collezione, musei aperti almeno 8 mesi l'anno, offerta di servizi culturali quali biblioteche e archivi di Stato, e attività culturali come mostre, convegni ecc.
Considerato il calo della domanda turistica in Puglia nel 2020, dettato dalle conseguenze della pandemia non ancora terminata, la Regione ha, inoltre, stabilito che la revisione dell'elenco sarà quinquennale e non più triennale.
Per gli assessori alla Cultura Graziana Carbone al Turismo Oronzo Cilli: «Si tratta di un presupposto importante per motivare l'Amministrazione comunale a individuare soluzioni sempre più funzionali alla valorizzazione dell'ampio patrimonio storico, artistico e archeologico di cui è detentore il nostro territorio. Mantenere alto l'interesse dei visitatori e invitarli a soggiornare a Barletta rappresenta una priorità, anche in relazione alla marcata incidenza del settore sotto il profilo economico, che trarrà di sicuro linfa vitale da scelte intelligenti. Questo è un momento decisivo dopo il perdurante periodo di inattività imposto dall'emergenza sanitaria. Alla sensibilità dimostrata dalla Regione con la ratifica di questo provvedimento occorre rispondere, con prontezza e lungimiranza, per restituire slancio al movimento turistico – culturale che chiede il sostegno delle istituzioni competenti».
Lo ha deciso la Giunta regionale con una propria deliberazione (n°707 del 3 maggio 2021) che modifica le linee guida per l'iscrizione nel suddetto elenco.
Barletta, unica città della provincia BAT, ribadisce così la propria presenza nella ristretta lista di 18 Comuni ad economia prevalentemente turistica e Città d'arte così come determinato dall'Ente regionale già nel 2017.
Per entrare nel particolare elenco i Comuni devono rispettare parametri precisi come, tra gli altri, la capacità ricettiva, gli arrivi e le presenze turistiche in rapporto alla popolazione, le strutture ricettive presenti sul territorio, i complessi monumentali riconosciuti di notevole interesse storico e artistico, ampia presenza di opere d'arte singole o in collezione, musei aperti almeno 8 mesi l'anno, offerta di servizi culturali quali biblioteche e archivi di Stato, e attività culturali come mostre, convegni ecc.
Considerato il calo della domanda turistica in Puglia nel 2020, dettato dalle conseguenze della pandemia non ancora terminata, la Regione ha, inoltre, stabilito che la revisione dell'elenco sarà quinquennale e non più triennale.
Per gli assessori alla Cultura Graziana Carbone al Turismo Oronzo Cilli: «Si tratta di un presupposto importante per motivare l'Amministrazione comunale a individuare soluzioni sempre più funzionali alla valorizzazione dell'ampio patrimonio storico, artistico e archeologico di cui è detentore il nostro territorio. Mantenere alto l'interesse dei visitatori e invitarli a soggiornare a Barletta rappresenta una priorità, anche in relazione alla marcata incidenza del settore sotto il profilo economico, che trarrà di sicuro linfa vitale da scelte intelligenti. Questo è un momento decisivo dopo il perdurante periodo di inattività imposto dall'emergenza sanitaria. Alla sensibilità dimostrata dalla Regione con la ratifica di questo provvedimento occorre rispondere, con prontezza e lungimiranza, per restituire slancio al movimento turistico – culturale che chiede il sostegno delle istituzioni competenti».