Barletta come in un film, lo minacciano con una pistola per rubargli una moto di alta cilindrata
Arrestati i due giovani centauri. Erano incensurati. Il malcapitato, a bordo di una Yamaha T-max reagisce e li mette in fuga
lunedì 14 giugno 2010
12.50
Sembrava una scena da film, quasi alla Easy Riders. Ma non si tratta di finzione bensì di due incensurati, un 24enne ed un 25enne del luogo, che nella tarda serata di ieri, a bordo di una Honda CBR 600 e coperti con caschi neri, affiancato il conducente di un'altra moto, una Yamaha T-Max, minacciandolo con una pistola, gli avevano intimato di consegnargli il mezzo. Di fronte al rifiuto del motociclista ne nasceva una colluttazione, alla quale prendeva parte anche il padre della vittima che in quel momento si trovava nelle vicinanze. Nella circostanza i malviventi venivano costretti alla fuga dopo che uno riportava una lesione al collo, provocata da un coccio di bottiglia utilizzata a difesa dalle vittime.
Sul posto interveniva una pattuglia del locale Nucleo Radiomobile che repertava una scarpa da ginnastica, la bottiglia sporca di sangue e 3 proiettili cal. 38 inesplosi, diramando le ricerche e ponendosi subito sulle tracce dei due. Alle prime ore del giorno successivo, i due giovani venivano rintracciati presso l'ospedale di Andria, ove il ferito si era fatto accompagnare dal complice per farsi sottoporre a cure mediche. La successiva perquisizione presso le abitazioni dei due, consentiva di rinvenire i caschi utilizzati per la rapina, l'altra scarpa (uguale a quella rinvenuta sul luogo del colpo), un jeans ed alcuni asciugamani sporchi di sangue, reperti che consentivano ai militari di procedere all'arresto dei due con le accuse di tentata rapina in concorso, porto abusivo di arma e lesioni. I due sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Trani.
Sul posto interveniva una pattuglia del locale Nucleo Radiomobile che repertava una scarpa da ginnastica, la bottiglia sporca di sangue e 3 proiettili cal. 38 inesplosi, diramando le ricerche e ponendosi subito sulle tracce dei due. Alle prime ore del giorno successivo, i due giovani venivano rintracciati presso l'ospedale di Andria, ove il ferito si era fatto accompagnare dal complice per farsi sottoporre a cure mediche. La successiva perquisizione presso le abitazioni dei due, consentiva di rinvenire i caschi utilizzati per la rapina, l'altra scarpa (uguale a quella rinvenuta sul luogo del colpo), un jeans ed alcuni asciugamani sporchi di sangue, reperti che consentivano ai militari di procedere all'arresto dei due con le accuse di tentata rapina in concorso, porto abusivo di arma e lesioni. I due sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Trani.