«Barletta città simbolo della memoria e della Resistenza»

Lo SPI Cgil sulla Shoah, interviene il segretario Carla Cantone

sabato 7 febbraio 2015 10.19
Le parole di Primo Levi riecheggiano nella Sala rossa del Castello di Barletta: fame, lager, paura, consapevolezza, inverno, insensato residuo di speranza. Non vola una mosca, nonostante ci siano almeno trecento persone in sala, di tutte le età, per l'iniziativa sulla Shoah organizzata per ieri dallo SPI Cgil, con la presenza della segretaria generale nazionale Carla Cantone: ogni parola pesa e viene sostenuta da sguardi gravi e silenzi pensanti, mentre Maria Antonietta legge un brano di "Se questo è un uomo". Il messaggio non è soltanto "mai più", ma "ogni giorno": ricordiamoci ogni giorno, e non soltanto nelle ricorrenze, che l'orrore, il terrore e la sopraffazione dell'altro portano a crimini contro l'umanità, fuori da ogni criterio razionale eppure spaventosamente lucidi, come è avvenuto contro il popolo ebreo e come ancora oggi avviene, a pochi chilometri da noi, contro altri popoli.

Smettere di ricordare sarebbe il primo passo verso questi crimini: «Lo SPI Cgil è un sindacato fondato per statuto su questa missione: è un sindacato di lotta e di memoria», sottolinea nel suo intervento Carla Cantone, segretaria generale dello SPI Cgil nazionale. «C'è troppo terrorismo e troppa violenza ancora oggi nel mondo, le follie di oggi vanno fermate subito, per non ripetere gli errori di settant'anni fa. E soprattutto non possiamo ripetere l'errore di non guardare e di non vedere, anche oggi». All'iniziativa hanno partecipato, intervenendo con canti e messaggi, i bambini delle scuole elementari di Barletta "G. Modugno" e "A. Manzoni": a loro in particolare si è rivolto il pensiero conclusivo della Cantone: "Sino a che ci saranno persone che non vogliono dimenticare, che vogliono impedire che l'orrore ritorni, voi sarete al sicuro. Ma noi abbiamo bisogno di voi, il mondo è nelle vostre mani".

«Ci sono migliaia di storie, di speranze tradite e di volti innocenti nel fondo del Mediterraneo», ricorda Giuseppe Spadaro, segretario generale dello SPI Cgil Puglia. «Sono donne uomini e bambini che ogni anno muoiono all'insaputa di tutti, scompaiono. Non c'e retorica in quello che raccontiamo perché parlando dell'olocausto, parliamo dell'attualità».

Quindi l'annuncio da parte dello SPI Cgil Puglia sull'intenzione di lanciare una borsa di studio per i ragazzi a Barletta, città medaglia d'oro al merito civile: «Speriamo di rendere un appuntamento fisso il nostro viaggio della memoria e cercheremo di farvi partecipare sempre più ragazzi. La speranza sono i ragazzi e le ragazze», aggiunge Spadaro.

Si preannuncia quindi l'impegno a un appuntamento fisso a Barletta sulla memoria, come auspica anche Pasquale Gammarota, segretario generale SPI Cgil BAT: «Un momento per tenere viva la memoria che non può essere solo l'emozione di un anniversario ma deve essere vissuta continuamente non solo dagli anziani, ma soprattutto dalle nuove generazioni. Stiamo ricordando la shoah e le vittime dell'olocausto a Barletta perché questa città è il simbolo della memoria e della Resistenza. La storia stessa del territorio raccolta di questo legame, non per altro la città è medaglia d'oro al valor militare ed al merito civile, io stesso – conclude Gammarota – sono figlio di un partigiano ed io per primo sento l'orgoglio di appartenere a quella storia ed a questo paese».