Barletta, andrà tutto bene: storie e coraggio che ci uniscono
Messaggi di positività e colori per sostenere la quarantena dei più piccoli
Anche noi vogliamo dare spazio a questi messaggi di positività, dando una mano a condividere i colori e l'amore soprattutto per aiutare i più piccoli a fronteggiare questa situazione decisamente anomala.
In questi giorni stanno giungendo in redazione tanti messaggi, sia tramite email, sia attraverso Facebook: cercheremo di dare spazio a tutti, voi continuate a contattarci e a infonderci la vostra positività per lanciare insieme questa promessa alla nostra Barletta: andrà tutto bene!
- email a info@barlettaviva.it
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«Se ti ami, resta a casa»
I piccoli fratelli Francesca Iodice (classe 1B) e Gaetano Iodice (classe 5D) dell'Istituto comprensivo Pietro Mennea ci inviano questo loro disegno.«La speranza non può fermarsi»
Pubblichiamo la lettera che ci ha inviato Chiara, barlettana che al momento vive per lavoro a Milano.«Scrivo da Milano, vivo qui per lavoro ma sono barlettana dentro e fuori, anche nell'accento. Mi porto la Puglia ogni giorno nel cuore.
Dalla pericolosissima Milano considerata fino a due giorni fa "zona rossa", sono fuggiti tutti. Sono tornati tutti giù per "salvarsi".....(?).
Non vi nascondo che avrei fatto lo stesso e che quando l'ho saputo li ho invidiati davvero tanto. Ma io ho deciso di non farlo. E sapete perché? Perché non sono egoista. Perché adoro la mia amata Barletta, e con lei tutto ciò che la caratterizza. Sto benissimo e sono sana, ma, cosciente del rischio che percorrevamo qui a Milano, avrei potuto mettere nei guai qualcuno più fragile di me che ho 23 anni, e non me lo sarei mai perdonato.
Poi la notizia: contagi e persone infette anche giù (ovviamente persone geniali provenienti dalle zone rosse che hanno ben pensato di rifugiarsi andando ad infettare gli altri), fino ad arrivare alla notizia: l'Italia è considerata tutta zona rossa.
Così , il mio cuore piange ogni giorno da quando ci è stato vietato di muoverci da dovunque e verso ovunque, perché mi manca la mia famiglia, la spensieratezza e la leggerezza che contraddistingue la Puglia, mi manca tornare a casa anche solo per due giorni scarsi per ricaricarmi del nostro singolare calore.
Si è fermato tutto. Ma la speranza no, quella non può fermarsi. Noi ce la faremo, insieme, uniti come non mai. Sappiate che io sono a Milano, ma il mio cuore è a casa, a Barletta, con voi. Riguardatevi, cercate di uscire solo se per necessità, forza, coraggio e pazienza perché ne usciremo e torneremo alla nostra normalità .
Un abbraccio alla mia amata Barletta, ti porto con me ovunque. A presto!»
In gravidanza, l'appello: «State a casa!»
Una bellissima lettera ci arriva da Lucia, che sta affrontando in questo periodo la sua gravidanza: attraverso le nostre pagine vuole lanciare un appello ai suoi concittadini.«Sono Lucia, una giovane ragazza di Barletta in attesa al 6 mese della mia prima bambina che partorirò a giugno.
Non ho i social e ho pensato che scrivere a Voi sia l'unico modo possibile per fare un appello a tutti i miei concittadini!
Vivere una gravidanza già non è semplice ma in questa situazione è ancora più difficile, non nascondo la mia paura! Noi donne in attesa abbiamo l'obbligo di proteggere noi stesse e i bambini che abbiamo in grembo e saremo costrette ad andare negli ospedali che dovranno essere in grado di accoglierci per dare alla luce i nostri piccoli. Quindi fate in modo di non uscire affinché si possa sconfiggere questo virus, affinché possiamo viverci la nostra attesa in maniera serena. Pensate come se questi bambini fossero i vostri figli o i vostri nipoti! Proteggeteli...State a casa!».