Barletta a piedi. Una necessità
Invito a chiarimenti per i prossimi candidati. Respirabilità dell'aria, ZTL, centralina di via Canosa
domenica 14 aprile 2013
Sicuramente tra gli argomenti su cui i barlettani vorrebbero che il prossimo sindaco, eletto nelle Amministrative del 26 e 27 maggio, torni a occuparsi siano le questioni fondamentali come la salute pubblica, alla cui responsabilità è legata la carica di Sindaco come sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana, soprattutto per quanto concerne la respirabilità dell'aria e la sicurezza dei pedoni a godere degli spazi pubblici.
In particolare vorremmo tornare su una questione da molti discussa e promessa in passato: le aree pedonali e zone a traffico limitato. In passato appena veniva affrontata la questione, vi erano categorie di cittadini, soprattutto commercianti che si sono opposte, ritenendo che le zone pedonali danneggino i loro affari. Esperienze di molte città del Nord-Italia, qualcuna del Mezzogiorno, molto vicina come Bari, e straordinarie città dell'estero, che grazie al cielo e alle compagnie aeree low cost, un po' a tutti capita di visitare e apprezzare, ci dimostrerebbero il contrario.
Ma oltre all'aspetto estetico ed affaristico, bisogna pensare, come si diceva alla salubrità dell'aria. Proprio di questi giorni è la notizia della dismissione della centralina dell'ARPA per la rilevazione del contenuto dell'aria, in via Canosa. Questa ha superato i limiti consentiti proprio per sostanze provenienti dai gas di scarico delle automobili. In una città molto trafficata, con un'alta concentrazione di automobili per famiglia, con un aumento delle malattie respiratorie, credo che sia utile che ci sia chiarezza su questi punti da parte di chi si candida a governare Barletta.
E poi il problema riguarda anche la sicurezza per pedoni e automobilisti, disabili o mamme con passeggini. Chiaramente ulteriore impegno è richiesto anche alla Polizia Municipale, sorvegliando e garantendo tali aree. Del resto, che i barlettani apprezzino camminare lo dimostra il fatto che le aree (poche) a traffico limitato diventano subito frequentatissime; o anche la fiumana di gente che ha partecipato alle rare esperienze di 'domeniche a piedi'. A proposito di queste, alcuni amministratori avevano ipotizzato di renderle un appuntamento fisso, almeno mensile. Ma anche allargare spazi e orari delle isole pedonali, creare percorsi sicuri per accompagnare i bambini a scuola a piedi.
Le idee sarebbero tante, ma la palla passerà alla prossima Amministrazione di qualunque colore essa sia; dunque sarebbe corretto conoscere impegni chiari e concreti su questo tema fin da ora.
In particolare vorremmo tornare su una questione da molti discussa e promessa in passato: le aree pedonali e zone a traffico limitato. In passato appena veniva affrontata la questione, vi erano categorie di cittadini, soprattutto commercianti che si sono opposte, ritenendo che le zone pedonali danneggino i loro affari. Esperienze di molte città del Nord-Italia, qualcuna del Mezzogiorno, molto vicina come Bari, e straordinarie città dell'estero, che grazie al cielo e alle compagnie aeree low cost, un po' a tutti capita di visitare e apprezzare, ci dimostrerebbero il contrario.
Ma oltre all'aspetto estetico ed affaristico, bisogna pensare, come si diceva alla salubrità dell'aria. Proprio di questi giorni è la notizia della dismissione della centralina dell'ARPA per la rilevazione del contenuto dell'aria, in via Canosa. Questa ha superato i limiti consentiti proprio per sostanze provenienti dai gas di scarico delle automobili. In una città molto trafficata, con un'alta concentrazione di automobili per famiglia, con un aumento delle malattie respiratorie, credo che sia utile che ci sia chiarezza su questi punti da parte di chi si candida a governare Barletta.
E poi il problema riguarda anche la sicurezza per pedoni e automobilisti, disabili o mamme con passeggini. Chiaramente ulteriore impegno è richiesto anche alla Polizia Municipale, sorvegliando e garantendo tali aree. Del resto, che i barlettani apprezzino camminare lo dimostra il fatto che le aree (poche) a traffico limitato diventano subito frequentatissime; o anche la fiumana di gente che ha partecipato alle rare esperienze di 'domeniche a piedi'. A proposito di queste, alcuni amministratori avevano ipotizzato di renderle un appuntamento fisso, almeno mensile. Ma anche allargare spazi e orari delle isole pedonali, creare percorsi sicuri per accompagnare i bambini a scuola a piedi.
Le idee sarebbero tante, ma la palla passerà alla prossima Amministrazione di qualunque colore essa sia; dunque sarebbe corretto conoscere impegni chiari e concreti su questo tema fin da ora.