Bar.S.A. apre le porte a Cosimo Cannito
«Questa azienda è un magnete per le buone idee»
giovedì 28 aprile 2022
16.26
Bar.S.A. S.p.A. continua ad accogliere i candidati sindaci, per conoscerne pensieri e programmi e per tastarne il polso. L'azienda di servizi di Barletta prosegue dunque con le "Porte aperte", attraversate dal dott. Cosimo Cannito, sindaco uscente, accompagnato dalle sue idee che pianificano un territorio più moderno e coraggioso.
«Ho avuto grandi attenzioni per Bar.S.A. perché è nelle mie corde trattare i soldi pubblici come fossero i soldi dei nostri figli. Questa azienda andava difesa da condotte pericolose contro le quali mi sono sempre battuto e che avrebbero fatto sparire Bar.S.A. e condannato tantissime famiglie a perdere il loro sostentamento». Non nasconde la sua emozione Cannito, spesso presente in azienda durante il suo mandato per verificarne funzionamento o confrontarsi con amministrazione e dirigenza.
«Una certa politica mi pose di fronte ad una scelta, avrebbero commissariato Bar.S.A.. Mi sono opposto. Bar.S.A. non si tocca, il Global Service non si tocca. Io queste famiglie non le metto e non le metterò su una strada» - precisa l'ex sindaco.
Alla presenza dell'amministratore unico, dirigenza e una folta rappresentanza di impiegati e operatori, Cannito ha tenuto il banco con ardore e impegno.
«Ho cercato di compiere il mio dovere di sindaco e non eseguendo atti solo per avere consenso. Sono stato impopolare, ma per me non era una scelta, ma un obbligo morale. Ho combattuto l'inciviltà spingendo i cittadini ad amare questa città». Il dottor Cannito ha voluto poi tracciare un percorso per cogliere dall'uditorio domande che si sono susseguite in un clima sereno e collaborativo. «Forniremo a Barletta i servizi che la città merita. Ci doteremo di una sede per Bar.S.A. che oggi paga un affitto che può e deve rimanere nelle casse comunali, è imperativo. Punteremo a gestire in proprio, con lavoratori barlettani, servizi che oggi paghiamo all'esterno come la refezione scolastica. Ma anche parcheggi e illuminazione pubblica, che sogno gestita direttamente da Bar.S.A. con opportuni sforzi tecnologici».
Con sicurezza Cannito ha mostrato ai presenti di conoscere la macchina amministrativa: «Abbiamo aperto cantieri che nessuno ha avuto il coraggio di aprire, Barletta ora è cablata in fibra e quest'estate non avremo più i black out che hanno funestato il passato dopo puntuali lavori sollecitati al gestore delle linee energetiche. Questo per me è il futuro da portare avanti insieme. Perché solo con l'aiuto di tutti si potrà evitare che una certa politica continui ad esercitare un potere occulto alle spalle dei bravi cittadini. Io non sto nei "cerchi magici", sono un combattivo. Lascio volentieri ad altri gli inciuci».
«Questa azienda è un magnete per le buone idee. Giusto che ogni candidato esponga la sua visione di futuro e che tutti possano conoscere a chi affidare la città per i prossimi anni. Non è qualcosa da sottovalutare». A margine dell'intervento dell'ex sindaco le parole dell'amministratore unico avv. Michele Cianci. «Qui esercitiamo buoni servizi per la città, non abbiamo bisogno di politica ma di buone idee».
«Ho avuto grandi attenzioni per Bar.S.A. perché è nelle mie corde trattare i soldi pubblici come fossero i soldi dei nostri figli. Questa azienda andava difesa da condotte pericolose contro le quali mi sono sempre battuto e che avrebbero fatto sparire Bar.S.A. e condannato tantissime famiglie a perdere il loro sostentamento». Non nasconde la sua emozione Cannito, spesso presente in azienda durante il suo mandato per verificarne funzionamento o confrontarsi con amministrazione e dirigenza.
«Una certa politica mi pose di fronte ad una scelta, avrebbero commissariato Bar.S.A.. Mi sono opposto. Bar.S.A. non si tocca, il Global Service non si tocca. Io queste famiglie non le metto e non le metterò su una strada» - precisa l'ex sindaco.
Alla presenza dell'amministratore unico, dirigenza e una folta rappresentanza di impiegati e operatori, Cannito ha tenuto il banco con ardore e impegno.
«Ho cercato di compiere il mio dovere di sindaco e non eseguendo atti solo per avere consenso. Sono stato impopolare, ma per me non era una scelta, ma un obbligo morale. Ho combattuto l'inciviltà spingendo i cittadini ad amare questa città». Il dottor Cannito ha voluto poi tracciare un percorso per cogliere dall'uditorio domande che si sono susseguite in un clima sereno e collaborativo. «Forniremo a Barletta i servizi che la città merita. Ci doteremo di una sede per Bar.S.A. che oggi paga un affitto che può e deve rimanere nelle casse comunali, è imperativo. Punteremo a gestire in proprio, con lavoratori barlettani, servizi che oggi paghiamo all'esterno come la refezione scolastica. Ma anche parcheggi e illuminazione pubblica, che sogno gestita direttamente da Bar.S.A. con opportuni sforzi tecnologici».
Con sicurezza Cannito ha mostrato ai presenti di conoscere la macchina amministrativa: «Abbiamo aperto cantieri che nessuno ha avuto il coraggio di aprire, Barletta ora è cablata in fibra e quest'estate non avremo più i black out che hanno funestato il passato dopo puntuali lavori sollecitati al gestore delle linee energetiche. Questo per me è il futuro da portare avanti insieme. Perché solo con l'aiuto di tutti si potrà evitare che una certa politica continui ad esercitare un potere occulto alle spalle dei bravi cittadini. Io non sto nei "cerchi magici", sono un combattivo. Lascio volentieri ad altri gli inciuci».
«Questa azienda è un magnete per le buone idee. Giusto che ogni candidato esponga la sua visione di futuro e che tutti possano conoscere a chi affidare la città per i prossimi anni. Non è qualcosa da sottovalutare». A margine dell'intervento dell'ex sindaco le parole dell'amministratore unico avv. Michele Cianci. «Qui esercitiamo buoni servizi per la città, non abbiamo bisogno di politica ma di buone idee».