Bancomat a rischio clone, arrestati rumeni a Barletta
Duplicavano i dati personali in una banca in pieno centro
mercoledì 3 marzo 2010
10.07
Lontani i tempi dei furti ingegnosi e romantici con pochissimi mezzi e tanta fantasia. Ormai l'utilizzo della tecnologia più avanzata benchè alla portata di tutti, è norma nelle moderne truffe a discapito dei risparmiatori magari poco avvezzi a questi metodi criminosi. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Barletta sono riusciti a scoprire un ingegnoso dispositivo per la clonazione dei dati relativi a bancomat e carte di credito, abilmente mimetizzato nello sportello bancomat di un Istituto di Credito di quel centro.
Un Maresciallo dei Carabinieri, recatosi alla banca per effettuare un prelievo bancomat, si è insospettito notando "qualcosa" di diverso. L'immediata indagine avviata ha permesso di disvelare un abile marchingegno ed una microcamera in grado di copiare i dati delle barre magnatiche e di filmare i codici digitati da ignari clienti. Dopo ore di appostamento, i Carabinieri sono infine riusciti a bloccare e trarre in arresto una coppia di rumeni proprio mentre stavano recuperando gli apparati informatici installati sullo sportello.
Queste genere di truffa era stata spesso messa in evidenza da programmi televisivi quali "Striscia la notizia" e altri simili, al fine di mettere in guardia gli abituali utilizzatori di Carte di credito o di debito. Abitualmente si riferivano a situazioni del centro-nord e forse v'era percezione che fosse un problema di quelle zone, comunque lontano da noi. Questaa notiziainvece dovrebbe ricordarci come questa forma di crimine non ha confini territoriali ed è dunque sempre buoa norma verificare che lo sportello da cui ci serviamo non abbia subito modifiche, telecamere più o meno nascoste o quant'altro possa servire a questi truffatori del XXI secolo.
Queste genere di truffa era stata spesso messa in evidenza da programmi televisivi quali "Striscia la notizia" e altri simili, al fine di mettere in guardia gli abituali utilizzatori di Carte di credito o di debito. Abitualmente si riferivano a situazioni del centro-nord e forse v'era percezione che fosse un problema di quelle zone, comunque lontano da noi. Questaa notiziainvece dovrebbe ricordarci come questa forma di crimine non ha confini territoriali ed è dunque sempre buoa norma verificare che lo sportello da cui ci serviamo non abbia subito modifiche, telecamere più o meno nascoste o quant'altro possa servire a questi truffatori del XXI secolo.