Bagni pubblici al cimitero, tra inciviltà e abbandono
Segnalazione di Cannito sui servizi fatiscenti del camposanto. Indispensabili per i disabili
giovedì 8 agosto 2013
0.35
Marcel Duchamp fece addirittura de "L'orinatoio" un'opera d'arte: provocatoriamente certo e sotto l'influenza delle teorie dadaiste.
I barlettani e soprattutto i disabili non vogliono mica opere d'arte, ma almeno la corretta azione manutentiva dei servizi igienici pubblici, che sempre più spesso si mostrano "non igienici" a causa delle loro terribili condizioni.
Per i disabili spesso i bagni pubblici sono gli unici fruibili fuori di casa, visto che quasi nessun locale pubblico, soprattutto del centro ha bagni accessibili ai disabili come pure vorrebbe la legge. Si tratta di una penosa situazione che meriterebbe l'attenzione delle autorità a ogni livello. Comunque i servizi, per essere definiti tali, devono essere sempre in buone condizioni e fruibili facilmente da tutti.
Lo spunto questa volta arriva dall'ex Assessore all'Ambiente Antonio Cannito, che lamenta la 'tragica' condizione dei bagni pubblici del cimitero di Barletta: sporchissimi e con un fetore disgustoso; il bagno delle donne è disastroso e quello degli uomini sembra un campo di battaglia. Ci scusiamo per la crudezza dell'immagine ma vorremmo evitare di dover chiudere gli occhi ancora una volta. Inoltre il bagno per disabili risulta chiuso a chiave, che dunque bisogna prima recuperare da qualcuno che lavora lì. Questa dei bagni per disabili chiusi è una brutta abitudine replicata in altri bagni pubblici e non solo a Barletta. Si dice "per tutelarli da atti vandalici" ma spesso li usano come ripostigli per gli stessi lavoranti.
La causa di tali situazioni degradanti sono proprio i barlettani stessi, alcuni almeno, che non perdono anche queste occasioni per rendere noto il loro grado d'inciviltà. Cannito chiede retoricamente a chi pertenga di porre soluzioni a ciò.
I barlettani e soprattutto i disabili non vogliono mica opere d'arte, ma almeno la corretta azione manutentiva dei servizi igienici pubblici, che sempre più spesso si mostrano "non igienici" a causa delle loro terribili condizioni.
Per i disabili spesso i bagni pubblici sono gli unici fruibili fuori di casa, visto che quasi nessun locale pubblico, soprattutto del centro ha bagni accessibili ai disabili come pure vorrebbe la legge. Si tratta di una penosa situazione che meriterebbe l'attenzione delle autorità a ogni livello. Comunque i servizi, per essere definiti tali, devono essere sempre in buone condizioni e fruibili facilmente da tutti.
Lo spunto questa volta arriva dall'ex Assessore all'Ambiente Antonio Cannito, che lamenta la 'tragica' condizione dei bagni pubblici del cimitero di Barletta: sporchissimi e con un fetore disgustoso; il bagno delle donne è disastroso e quello degli uomini sembra un campo di battaglia. Ci scusiamo per la crudezza dell'immagine ma vorremmo evitare di dover chiudere gli occhi ancora una volta. Inoltre il bagno per disabili risulta chiuso a chiave, che dunque bisogna prima recuperare da qualcuno che lavora lì. Questa dei bagni per disabili chiusi è una brutta abitudine replicata in altri bagni pubblici e non solo a Barletta. Si dice "per tutelarli da atti vandalici" ma spesso li usano come ripostigli per gli stessi lavoranti.
La causa di tali situazioni degradanti sono proprio i barlettani stessi, alcuni almeno, che non perdono anche queste occasioni per rendere noto il loro grado d'inciviltà. Cannito chiede retoricamente a chi pertenga di porre soluzioni a ciò.