Ayurveda, per la scoperta di una nuova pace interiore
A Barletta il maestro indiano Swami Joythimayananda. Incontro su yoga e ayurveda presso la sala rossa
giovedì 3 marzo 2011
L'ayurveda è la medicina tradizionale dell'India praticata sin dall'antichità: si occupa attraverso l'uso di erbe, minerali e infusi, del benessere dell'uomo nel suo aspetto fisico, psichico e spirituale, intervenendo in occasione di patologie o per prevenire malesseri nello stato di salute normale.
Per favorire la conoscenza di questa pratica tradizione, quasi alternativa alla medicina occidentale, si è svolta presso la sala rossa del castello una conferenza tenuta da uno dei maggiori esperti della scienza ayurvedica, il maestro indiano Swami Joythimayananda. Durante l'incontro, a cui era presente anche il sindaco Maffei, il maestro ha fatto una dimostrazione di respirazione, pratica fondamentale sia per lo yoga sia per l'ayurveda, ad un pubblico numeroso e molto attento.
«L'Ayurveda raccomanda un approccio globale, che include psicologia, genetica, sessualità, alimentazione e relazioni – spiegano gli organizzatori dell'incontro - proponendo cioè un modello di salute legato allo "stile di vita", modello sempre di più considerato dalla medicina occidentale come una moderna soluzione "sociale" alla salute pubblica».
Ayurveda è una parola composta da ayur, durata della vita o longevità e veda conoscenza rivelata. Secondo l'Ayurveda il corpo fisico è pervaso da tre dosha (energie vitali) in proporzioni diverse, che determinano lo stato di benessere o malattia dell'individuo tramite il loro equilibrio o la loro instabilità. I tre dosha sono: Vata, composto da spazio e aria, è il principio del movimento (legato a sistema nervoso, respirazione, circolazione sanguigna); Pitta, composto da fuoo e acqua, è il dosha legato alla trasformazione e alla digestione; Kapha, composto da acqua e terra, è il dosha legato alla coesione.
Per favorire la conoscenza di questa pratica tradizione, quasi alternativa alla medicina occidentale, si è svolta presso la sala rossa del castello una conferenza tenuta da uno dei maggiori esperti della scienza ayurvedica, il maestro indiano Swami Joythimayananda. Durante l'incontro, a cui era presente anche il sindaco Maffei, il maestro ha fatto una dimostrazione di respirazione, pratica fondamentale sia per lo yoga sia per l'ayurveda, ad un pubblico numeroso e molto attento.
«L'Ayurveda raccomanda un approccio globale, che include psicologia, genetica, sessualità, alimentazione e relazioni – spiegano gli organizzatori dell'incontro - proponendo cioè un modello di salute legato allo "stile di vita", modello sempre di più considerato dalla medicina occidentale come una moderna soluzione "sociale" alla salute pubblica».
Ayurveda è una parola composta da ayur, durata della vita o longevità e veda conoscenza rivelata. Secondo l'Ayurveda il corpo fisico è pervaso da tre dosha (energie vitali) in proporzioni diverse, che determinano lo stato di benessere o malattia dell'individuo tramite il loro equilibrio o la loro instabilità. I tre dosha sono: Vata, composto da spazio e aria, è il principio del movimento (legato a sistema nervoso, respirazione, circolazione sanguigna); Pitta, composto da fuoo e acqua, è il dosha legato alla trasformazione e alla digestione; Kapha, composto da acqua e terra, è il dosha legato alla coesione.
Le origini dell'ayurveda sono intrise della ricca mitologia indiana. Si ritiene infatti che l'ayurveda, la "scienza della vita", risalga a Brahma, creatore dell'universo. Le origini storiche si perdono indietro nei secoli, addirittura in un'epoca precedente al ritrovamento di documenti scritti che certifichino la sua esistenza, circa 6000 anni fa.