Avviato il confronto con la città per il Piano Comunale delle Coste
Ieri si è tenuto un incontro presso la Sala Consiliare del Comune di Barletta. Una tappa importante verso la presentazione finale
martedì 28 febbraio 2012
16.22
Si è svolto ieri pomeriggio nella Sala Consiliare di Barletta l'incontro con associazioni, enti professionali e stampa, voluto dal Comune di Barletta, per discutere dell'imminente adeguamento del Piano comunale delle coste alla Legge Regionale n. 17 del 17 giugno 2006. "In realtà la legge ha dovuto superare vari ostacoli in quasi sei anni – ha precisato l'assessore alla pianificazione e assetto del territorio di Barletta Pietro Sciusco –per giungere ad una sua ripubblicazione il 09/11/2011".
Si è dato un termine di soli quattro mesi per consentire un Piano comunale delle coste che sia conforme a tale norma regionale. Davvero poco tempo in cui tuttavia il Comune non ha voluto mancare nei propositi di partecipazione dei cittadini, con cui si incontrerà domani, mercoledì 29, sempre alle 17,30 nella sala consiliare, affinché si possa, grazie ad osservazioni e proposte, raggiungere una più soddisfacente e condivisa conclusione. Certo, forse l'avviso al pubblico è stato inviato un pò troppo tardi, come hanno denunciato alcune associazioni locali, non consentendo una partecipazione concreta, documentata delle stesse. L'assessore Sciusco, nelle vesti di padrone di casa, ha incolpato i tempi troppo stretti imposti dalla Regione.
Negli obbiettivi, che dovranno essere certamente in linea con quelli del PRC (Piano regionale delle coste), ci sono la salvaguardia della costa, l'accessibilità al demanio, la pianificazione dell'area costiera, la semplificazione dell'azione amministrativa. Grande attenzione viene rivolta allo sviluppo delle litoranee, soprattutto di Ponente, come è emerso dalla descrizione, piuttosto frettolosa, di un concept realizzato ed illustrato dai dirigenti comunali, per cui sono stati tenuti presenti casi illustri italiani e non, come la costa romagnola e la Costa Azzurra.
Sono state stimate circa 25000 presenze di fruitori della costa barlettana, nelle passate stagioni balneari, e dunque si deve cercare di mantenere e migliorare tale risultato, soprattutto venendo incontro all'imprenditoria che investe in questo ambito, pur riconoscendo i limiti che la legge regionale impone in termini di concessioni del demanio a stabilimenti privati. Non sono mancati moniti di tipo ambientalistico, da parte del prof. Ruggiero Dellisanti, sottolineando il grave problema dell'erosione, già valutato per oltre 300 mt. della nostra costa da dati forniti in precedenza dall'Amministrazione. Da più parti è pervenuta la richiesta di ulteriori incontri, più specifici su tali questioni, molto importanti per il futuro sviluppo turistico della città.
Si è dato un termine di soli quattro mesi per consentire un Piano comunale delle coste che sia conforme a tale norma regionale. Davvero poco tempo in cui tuttavia il Comune non ha voluto mancare nei propositi di partecipazione dei cittadini, con cui si incontrerà domani, mercoledì 29, sempre alle 17,30 nella sala consiliare, affinché si possa, grazie ad osservazioni e proposte, raggiungere una più soddisfacente e condivisa conclusione. Certo, forse l'avviso al pubblico è stato inviato un pò troppo tardi, come hanno denunciato alcune associazioni locali, non consentendo una partecipazione concreta, documentata delle stesse. L'assessore Sciusco, nelle vesti di padrone di casa, ha incolpato i tempi troppo stretti imposti dalla Regione.
Negli obbiettivi, che dovranno essere certamente in linea con quelli del PRC (Piano regionale delle coste), ci sono la salvaguardia della costa, l'accessibilità al demanio, la pianificazione dell'area costiera, la semplificazione dell'azione amministrativa. Grande attenzione viene rivolta allo sviluppo delle litoranee, soprattutto di Ponente, come è emerso dalla descrizione, piuttosto frettolosa, di un concept realizzato ed illustrato dai dirigenti comunali, per cui sono stati tenuti presenti casi illustri italiani e non, come la costa romagnola e la Costa Azzurra.
Sono state stimate circa 25000 presenze di fruitori della costa barlettana, nelle passate stagioni balneari, e dunque si deve cercare di mantenere e migliorare tale risultato, soprattutto venendo incontro all'imprenditoria che investe in questo ambito, pur riconoscendo i limiti che la legge regionale impone in termini di concessioni del demanio a stabilimenti privati. Non sono mancati moniti di tipo ambientalistico, da parte del prof. Ruggiero Dellisanti, sottolineando il grave problema dell'erosione, già valutato per oltre 300 mt. della nostra costa da dati forniti in precedenza dall'Amministrazione. Da più parti è pervenuta la richiesta di ulteriori incontri, più specifici su tali questioni, molto importanti per il futuro sviluppo turistico della città.