Autonomia differenziata, il M5S: «Il senatore Damiani non ha difeso il suo territorio»

La nota dei pentastellati

giovedì 20 giugno 2024 13.57
«Il nostro Paese sta subendo un attacco frontale che rischia di minare l'unità nazionale e accentuare le disuguaglianze territoriali: l'autonomia differenziata. Questa riforma, fortemente voluta dal governo Meloni per assecondare i pruriti della Lega, e approvata stanotte sotto il pretesto di una maggiore efficienza regionale, nasconde in realtà una serie di criticità che avranno conseguenze disastrose per l'intero sistema Italia». Così il responsabile territoriale del Movimento 5 Stelle, Luca Savella.

«L'autonomia differenziata, infatti, non farà altro che accentuare il divario tra Nord e Sud, creando una frattura insanabile nel nostro Paese. Le regioni più ricche avranno la possibilità di trattenere una quota maggiore delle proprie risorse fiscali, lasciando le regioni meridionali con meno fondi per servizi essenziali come sanità, istruzione e infrastrutture. Questo significa meno ospedali, scuole meno attrezzate e strade più dissestate per i nostri cittadini. Le conseguenze saranno devastanti: aumenteranno la povertà e la disoccupazione, peggioreranno i servizi pubblici e crescerà il fenomeno della migrazione interna, con i nostri giovani costretti a cercare altrove le opportunità che qui vengono loro negate. In un paese con già bassi livelli di istruzione, la propaganda di una cultura che premia l'ignoranza è un ulteriore schiaffo alla dignità delle nostre comunità. Tra i politici locali che hanno votato, in questi mesi, a favore di questa riforma c'è il senatore barlettano Dario Damiani: con il suo voto ha preferito assecondare interessi personali e di partito piuttosto che difendere i diritti del suo territorio. Lui e i suoi colleghi nei prossimi anni dovranno rendere conto ai propri figli e ai propri cittadini delle scelte effettuate. Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Barletta si impegna a continuare la lotta contro questa riforma in tutti i modi garantiti dalla Costituzione e chiediamo a tutti i barlettani, a prescindere dal colore politico, di unirsi a noi in questa battaglia a difesa del nostro futuro».