Aumentano le truffe immobiliari via internet

Compri casa, ma l’immobile non c’è. Invito alla cautela

giovedì 3 gennaio 2013
A cura di Paolo Doronzo
La truffa fa sicuramente parte della tradizione italiana: il solito 'pacco' ha origini remote. Finché si tratta di racconti scherzosi o pellicole cinematografiche, anche di successo, sul tema, ci ridiamo sopra. Ma la realtà fa male. Ora le truffe sono al passo con i tempi: viaggiano su internet, riuscendo a mietere vittime più che in passato.

La nuova frontiera sono le truffe immobiliari via internet. Non si conosce con esattezza il numero dei casi, ma il costante aumento d'inganni on line è notevole. Proposte d'affitto e di vendita d'immobili che si verificano assolutamente false, magari di case inesistenti. Lo studio è dello "Sportello dei diritti", che vede un preoccupante aumento di segnalazioni in tal senso. Non più solo camere per le vacanze, specie nel periodo estivo, ma proprio appartamenti e immobili in locazione o messi in vendita, attraverso inserzioni, anche su siti specializzati.

Questi furbi-malintenzionati chiedono un anticipo come caparra di solito come mesi di pigione anticipata, con la scusa di bloccare l'affare nel frattanto che si sbrigano i documenti necessari per la formalizzazione dell'accordo, in realtà fasullo. I malcapitati perdono i soldi anticipati e la possibilità di usufruire dell'immobile, giacché o non esiste proprio, oppure è abitato dai legittimi ed ignari proprietari. Tra le categorie più colpite vi sono gli studenti in cerca di un alloggio nelle città universitarie, già oberati da molte difficoltà.

L'invito è alla cautela nell'acquisto o nella locazione d'immobili attraverso la rete, non inviando alcun dato personale o documento. Il consiglio è di verificare preventivamente di persona o tramite dei conoscenti di fiducia nel luogo dove viene indicato l'immobile. Ovvio che ciò non è sempre possibile. Allora se i dubbi persistono, o se si è certi, di essere stati vittime di un raggiro, occorre immediatamente denunciare l'accaduto alla polizia postale. Dai tempi di "TotoTruffa" i tempi sono cambiati, ma a quanto pare, la fontana di Trevi resta in vendita…