"Attacchi dai 18 consiglieri su una mia dichiarazione", Basile non ci sta
Il consigliere del Gruppo Misto replica alle accuse
martedì 28 settembre 2021
17.38
"Sono basito ed indignato per il fatto che 18 consiglieri assurgano al ruolo di magistrati, giudicando e definendo una mia dichiarazione, già oggetto di chiarimenti pubblici, un reato grave come quello dell'apologia di fascismo, essi sicuramente disconoscono la legge che interpretano faziosamente". Il presidente vicario del Consiglio comunale di Barletta Flavio Basile interviene sulla polemica politica generata da un passaggio della mozione di sfiducia al sindaco dimissionario Mino Cannito, in cui si legge che "il sindaco non ha difeso il consiglio comunale dalle affermazioni apologetiche del fascismo proferite da un consigliere comunale che oggi siede tra i banchi della sua maggioranza". Frase rivolta direttamente a Basile.
"La mia reazione - assicura Basile in una nota ufficiale - sarà quella di vedere garantite le mie libertà ed i miei diritti che sono costituzionalmente protetti, innanzi alla vera Magistratura alla quale, mio malgrado, ricorrerò nei confronti di tutti i firmatari della mozione di sfiducia, al fine di tutelare legalmente la mia persona per l'evidente diffamazione aggravata subita, come già fatto nei confronti del noto giornalista Andrea Scanzi. Ciò mi duole ma il coinvolgimento gratuito del sottoscritto in questa disgraziata vicenda deve essere tutelato giuridicamente".
"La mia reazione - assicura Basile in una nota ufficiale - sarà quella di vedere garantite le mie libertà ed i miei diritti che sono costituzionalmente protetti, innanzi alla vera Magistratura alla quale, mio malgrado, ricorrerò nei confronti di tutti i firmatari della mozione di sfiducia, al fine di tutelare legalmente la mia persona per l'evidente diffamazione aggravata subita, come già fatto nei confronti del noto giornalista Andrea Scanzi. Ciò mi duole ma il coinvolgimento gratuito del sottoscritto in questa disgraziata vicenda deve essere tutelato giuridicamente".