Assolto il pm Savasta dall'accusa di truffa e appropriazione indebita
La vicenda risale all'acquisto di una masseria nel 2005
venerdì 4 luglio 2014
18.00
Il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Trani, il barlettano Antonio Savasta, è stato assolto dal Tribunale di Lecce (giudice Fabrizio Malagnino) dall'accusa di truffa, appropriazione indebita, ed esercizio abusivo delle proprie ragioni.
L'inchiesta aveva riguardato l'acquisto nel 2005, da parte di Savasta e dell'imprenditore barlettano Giuseppe Dimiccoli (costituitosi parte civile nel procedimento), dell'antica masseria San Felice, nell'agro di Bisceglie, che fu poi intestata al solo Savasta, per motivi fiscali. L'accusa nel processo aveva sostenuto che il magistrato avrebbe in seguito ceduto l'usufrutto del bene al fratello e alla sorella.
La Procura salentina aveva già chiesto due volte, l'archiviazione del caso (richieste entrambe rigettate dal gip Vincenzo Brancato, che ne aveva disposto l'imputazione coatta), e ieri in aula ha infine chiesto, attraverso il pm Carmen Ruggiero, l'assoluzione dell'imputato.
L'inchiesta aveva riguardato l'acquisto nel 2005, da parte di Savasta e dell'imprenditore barlettano Giuseppe Dimiccoli (costituitosi parte civile nel procedimento), dell'antica masseria San Felice, nell'agro di Bisceglie, che fu poi intestata al solo Savasta, per motivi fiscali. L'accusa nel processo aveva sostenuto che il magistrato avrebbe in seguito ceduto l'usufrutto del bene al fratello e alla sorella.
La Procura salentina aveva già chiesto due volte, l'archiviazione del caso (richieste entrambe rigettate dal gip Vincenzo Brancato, che ne aveva disposto l'imputazione coatta), e ieri in aula ha infine chiesto, attraverso il pm Carmen Ruggiero, l'assoluzione dell'imputato.