«Assessore Pisicchio, dimissioni immediate», la "condanna" del Coordinamento Rifiuti Zero
Tra superficialità e inadeguatezza, sulla gestione rifiuti tanti dilettanti allo sbaraglio
venerdì 28 marzo 2014
20.11
«Se dovessimo definire i rappresentanti dell'amministrazione comunale di Barletta che si sono succeduti negli interventi in occasione dell'incontro tenutosi lunedì presso la Parrocchia S. Giovanni Apostolo sul Centro comunale di Raccolta di Rifiuti differenziati basterebbe qualificarli come 'dilettanti allo sbaraglio' con dubbi sull'origine della performance: se di comodo o per superficialità ed inadeguatezza». La durissima nota di Alessandro Zagaria e Sabrina Salerno del Coordinamento Rifiuti Zero non risparmia nessuno dei problemi ambientali di Barletta.
«La prima ad essere posta sul banco degli imputati e ad essere condannata alle dimissioni immediate senza possibilità di appello sarebbe l'Assessore alle politiche Ambientali, Irene Pisicchio. Presente all'incontro non ha sentito né il dovere né il diritto di intervenire in quello che è stato un primo tentativo di coinvolgere la cittadinanza, palesemente fallito. Fallimento imputabile a tutti coloro che, come lei, non hanno saputo concretizzare il proprio dovere ad informare i presenti sulla reale situazione della gestione rifiuti a Barletta ed il diritto a rivendicare scelte finalizzate ad iniziare un percorso virtuoso. Percorso virtuoso che dovrebbe iniziare a concretizzarsi nei prossimi mesi, così come annunciato dall'amministrazione comunale, con l'introduzione della raccolta differenziata "porta a porta" su tutto il territorio cittadino (con l'eliminazione totale dei vetusti cassonetti stradali) e che non può essere gestito da un assessore all'Ambiente, a cui andrebbe revocato l'incarico, incapace di intervenire per spiegare alla cittadinanza la differenza tra un centro di raccolta a e una discarica».
«Il punto che andrebbe a tutti chiarito è difatti che Barletta ospita una Cementeria che brucia rifiuti, un'azienda che produce combustibile solido secondario (CSS) destinato appunto alla pratica dell'incenerimento e si appresta ad ospitare una nuova discarica di rifiuti speciali in località San Procopio. Tutto questo fa da corollario ad una pessima gestione del servizio di raccolta che fa registrare una percentuale di differenziazione vicina al 20%, perciò ben lontana da quanto imposto dalla legge (65% di raccolta differenziata)».
«Dinanzi a tale situazione le uniche misure utili a sanare la crisi sociale e ambientale che attraversa il nostro territorio è l'approvazione della Strategia Rifiuti Zero che abbiamo presentato a Sindaco, Assessore all'Ambiente e alla Commissione Ambiente presieduta dalla Consigliera Rosa Cascella. Proprio in Commissione Ambiente nello scorso ottobre siamo stati convocati per discutere dei punti della Strategia, unico sistema in grado di coniugare una prospettiva sostenibile dal punto di vista ambientale, sanitario e occupazionale, depositando la delibera comunale per l'approvazione della Strategia Rifiuti Zero.
Sono passati alcuni mesi e ad oggi non sappiamo cosa abbia deciso la Commissione, né siamo stati convocati dalla presidente Cascella per capire se ci siano o meno i presupposti per l'approvazione della delibera».
«È chiaro che non ci accontenteremo di una risposta evasiva a tal proposito, così come non ci accontentiamo di un riferimento generico a rifiuti zero inserito all'interno delle linee programmatiche approvate dalla maggioranza in Consiglio Comunale. Noi chiediamo che la Commissione Ambiente si faccia carico di costruire un primo tassello nella giusta direzione approvando la delibera e portandola in Consiglio Comunale. Arrivati a questo punto non ci sono più alibi al riguardo soprattutto per quelle forze politiche come Sinistra Unita, rappresentata in Commissione Ambiente dalla Capogruppo Campese, che a parole si sono mostrati favorevoli arrivando ad inserire tra le loro proposte programmatiche l'approvazione di Rifiuti Zero».
«La prima ad essere posta sul banco degli imputati e ad essere condannata alle dimissioni immediate senza possibilità di appello sarebbe l'Assessore alle politiche Ambientali, Irene Pisicchio. Presente all'incontro non ha sentito né il dovere né il diritto di intervenire in quello che è stato un primo tentativo di coinvolgere la cittadinanza, palesemente fallito. Fallimento imputabile a tutti coloro che, come lei, non hanno saputo concretizzare il proprio dovere ad informare i presenti sulla reale situazione della gestione rifiuti a Barletta ed il diritto a rivendicare scelte finalizzate ad iniziare un percorso virtuoso. Percorso virtuoso che dovrebbe iniziare a concretizzarsi nei prossimi mesi, così come annunciato dall'amministrazione comunale, con l'introduzione della raccolta differenziata "porta a porta" su tutto il territorio cittadino (con l'eliminazione totale dei vetusti cassonetti stradali) e che non può essere gestito da un assessore all'Ambiente, a cui andrebbe revocato l'incarico, incapace di intervenire per spiegare alla cittadinanza la differenza tra un centro di raccolta a e una discarica».
«Il punto che andrebbe a tutti chiarito è difatti che Barletta ospita una Cementeria che brucia rifiuti, un'azienda che produce combustibile solido secondario (CSS) destinato appunto alla pratica dell'incenerimento e si appresta ad ospitare una nuova discarica di rifiuti speciali in località San Procopio. Tutto questo fa da corollario ad una pessima gestione del servizio di raccolta che fa registrare una percentuale di differenziazione vicina al 20%, perciò ben lontana da quanto imposto dalla legge (65% di raccolta differenziata)».
«Dinanzi a tale situazione le uniche misure utili a sanare la crisi sociale e ambientale che attraversa il nostro territorio è l'approvazione della Strategia Rifiuti Zero che abbiamo presentato a Sindaco, Assessore all'Ambiente e alla Commissione Ambiente presieduta dalla Consigliera Rosa Cascella. Proprio in Commissione Ambiente nello scorso ottobre siamo stati convocati per discutere dei punti della Strategia, unico sistema in grado di coniugare una prospettiva sostenibile dal punto di vista ambientale, sanitario e occupazionale, depositando la delibera comunale per l'approvazione della Strategia Rifiuti Zero.
Sono passati alcuni mesi e ad oggi non sappiamo cosa abbia deciso la Commissione, né siamo stati convocati dalla presidente Cascella per capire se ci siano o meno i presupposti per l'approvazione della delibera».
«È chiaro che non ci accontenteremo di una risposta evasiva a tal proposito, così come non ci accontentiamo di un riferimento generico a rifiuti zero inserito all'interno delle linee programmatiche approvate dalla maggioranza in Consiglio Comunale. Noi chiediamo che la Commissione Ambiente si faccia carico di costruire un primo tassello nella giusta direzione approvando la delibera e portandola in Consiglio Comunale. Arrivati a questo punto non ci sono più alibi al riguardo soprattutto per quelle forze politiche come Sinistra Unita, rappresentata in Commissione Ambiente dalla Capogruppo Campese, che a parole si sono mostrati favorevoli arrivando ad inserire tra le loro proposte programmatiche l'approvazione di Rifiuti Zero».